PROMESSE DA MANTENERE
Fabiano Amati: 'Per la politica metto la mia testa sul tavolo'
Il consigliere regionale, per ringraziare gli elettori e rassicurarli sui progetti in cantiere, ha tenuto un comizio in piazza Ciaia
FASANO – Volere è potere, recita un vecchio proverbio: Fabiano Amati è l'esempio di politico che, volendo cambiare le cose, è riuscito a trovare la strada giusta per poterlo fare. Nelle ultime elezioni regionali, i cittadini hanno riconfermato la propria fiducia nel lungimirante progetto dell'avvocato fasanese: sono state 7177 le preferenze attribuite a lui in tutta la provincia, di cui 4160 nel nostro Comune. Per ringraziare coloro che lo hanno scelto, per il secondo mandato consecutivo, come rappresentante nel Consiglio pugliese, ieri sera (venerdì 5 giugno) Amati ha tenuto un comizio in piazza Ciaia a cui hanno partecipato amici e sostenitori.
Ad introdurre l'incontro è stato Andrea Di Bari, segretario dei Giovani Democratici, il gruppo di ragazzi che ha seguito e supportato il candidato del Pd durante l'intera campagna elettorale, apportando idee fresche e all'avanguardia ad una serie di proposte già rivolte al futuro. Di Bari, con un'arguta metafora, ha paragonato i “leoni da tastiera”, ossia coloro che (protetti da un computer) criticano l'attuale classe dirigente ma si astengono dal votare, a quei sofisti dell'antica Grecia che filosofeggiavano sulle cose del mondo senza averne esperienza pratica.
Ad intervenire per ricordare l'impegno di Amati a favore della città di Fasano è stato il senatore Nicola Latorre, Presidente della Commissione Difesa del Senato: in un periodo di disaffezione politica, di infiltrazioni mafiose nelle maggiori amministrazioni italiane e di crisi di alcuni partiti nazionali, fare squadra per tutelare gli interessi del proprio territorio è uno dei compiti più onerosi che assume un portavoce in Consiglio regionale, ha detto.
Amati ha esordito così: «Grazie, grazie e ancora grazie a tutti voi perché io in questo momento avverto il peso di una responsabilità; mi chiedo dopo tanti anni: sarò in grado di appagare tutta questa speranza?». Il neo eletto ha raccontato di vedere negli occhi dei propri concittadini l'apprensione di chi crede nella forza dei progetti politici in cantiere mentre attende la messa in pratica dei fatti di cui si è tanto parlato: gli impegni assunti in campagna elettorale, ha assicurato il consigliere, saranno il primo obiettivo da perseguire per dimostrare l'intraprendenza di una persona che, lontana dai campanilismi di destra e sinistra, mira solo al benessere dell'intera comunità.
È per questo, ha continuato Amati, che bisogna iniziare a lavorare fin da subito per avviare un altro quinquennio di buone opere: «Lo dobbiamo ai figli e alle prossime generazioni che devono crescere lontane da una politica corrotta». «Per tale motivo – ha concluso l'avvocato fasanese – io metto la mia testa sul tavolo, sono di nuovo in gioco insomma: se riusciremo a costruire l'ospedale e a realizzare i vari propositi, la mia testa resterà attaccata al collo; altrimenti gli stessi elettori che mi hanno affidato il prezioso dono di rappresentarli potranno “sgozzarmi” pubblicamente per non aver adempiuto ai miei doveri».
di Redazione
06/06/2015 alle 02:33:01
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