SCOSSONI POLITICI
Ernesto Perrini: 'Il fallimento del centrodestra alle regionali? Tutta colpa di Di Bari e Scianaro'
Il consigliere comunale di 'Fasano Coraggio e Libertà' attacca anche Pinuccio Zaccaria, Franco Masella, Grazia Neglia e Gianluca Cisternino
FASANO - La "trombatura" di Antonio Scianaro alle elezioni regionali di domenica scorsa (31 maggio) sta già sortendo i primi effetti. Se da una parte la volontà del sindaco di Fasano Lello Di Bari di "resettare" la Giunta comunale e mandare a casa tutti gli assessori non è una diretta causa dell'esito delle urne lo stesso non si può dire della rabbia che manifesta, ad esempio, il consigliere comunale di "Fasano Coraggio e Libertà" Ernesto Perrini. Già domenica sera, capito l'andazzo negativo sull'esito delle elezioni per Scianaro, sostenuto caldamente dallo stesso Perrini, quest'ultimo non ebbe parole gentili, all'interno del comitato elettorale di corso Garibaldi, per il sindaco Lello Di Bari. Fra i due ci fu anche uno scambio di parole non certo gentili. Ma ora, dopo i risultati che hanno visto Maurizio Friolo sopravanzare Scianaro di 500 voti circa ecco che la rabbia diventa furore e volano parole contro tutti.
"I responsabili della mancata elezione di Antonio Scianaro alle regionali e della sconfitta del centrodestra fasanese sono il sindaco Lello Di Bari e lo stesso Scianaro - parte in quarta Perrini -. Di Bari è il primo in assoluto. E vi dico anche il perché. Ricordate quando a Palazzo di Città ci fu quel famoso incontra riappacificatore tra il nostro gruppo e il sindaco? Bene. Fu detto che tutti insieme avremmo sostenuto il primo cittadino a finire tranquillamente il suo mandato sindacale e che saremmo stati tutti uniti anche nel sostegno a Scianaro per le regionali. Nessuno si alzò e obiettò. Poi invece il terreno è franato. Pinuccio Zaccaria, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, un mese prima delle regionali, incontra il sottoscritto e Scianaro in piazza a Pezze di Greco e ci confessa di non essere dalla parte di Scianaro ma di Fitto. Proprio al fianco di chi, due anni fa, ci prese a pesci in faccia quando, all'areoporto di Bari, sempre il sottoscritto, il sindaco Di Bari, Scianaro e lo stesso Zaccaria lo incontrammo per perorare la causa di un fasanese alla Camera o al Senato. Lui ci rispose picche. Per Fasano, che da anni porta voti al centrodestra pugliese non c'era posto. Scianaroha fatto il soldatino e a portato voti ma quando ha chiesto conto di questo Fitto gli ha sbattuto la porta in faccia. Ma torniamo a Zaccaria. Lui voleva candidarsi alla Regione con la regia di Lello Di Bari. Sapete perché? Perché Fitto ha chiamato il nostro sindaco chiedendogli di trovare due o tre persone disposte a sostenere la sua lista. Di Bari ha prima fatto pressioni su Scianaro affinché lasciasse Forza Italia e passasse a Fitto ma una volta fallito questo tentativo ecco che Di Bari ha reclutato Zaccaria, Masella e Cisternino".
Perrini, torna, poi sull'incontro avuto in piazza con il capogruppo di Fi e Scianaro. "Zaccaria disse a Scianaro che non lo avrebbe votato ma che neppure si sarebbe messo di traverso sostenendo un altro candidato - sbotta ancora Perrini -. Ma questo è stato smentito alla grande dai fatti in quanto Zaccaria non solo ha lavorato alla grande per candidati forestieri ma ha anche coinvolto Masella, Cisternino e altri consiglieri di maggioranza, ma sempre con la regia di Lello Di Bari. Non ho paura delle smentite in quanto mi risulta che Zaccaria e Masella sono uomini di fiducia del sindaco. E non dimentichiamoci di quanto accaduto prima delle regionali. I signori Moncalvo e Zaccaria si sono seduti in prima fila al congresso romano dei ricostruttori fittiani. A cosa interessava loro quel congresso dato che avevamo già i nostri bei problemi amministrativi a Fasano? E non ci venga a raccontare Di Bari che Fitto lo ha appoggiato nelle sue campagne elettorali perché siamo noi che gli abbiamo portato i voti andando porta a porta a chiederli. Come se non bastasse, poi, sempre il caro signor sindaco si è andato a sedere insieme a Moncalvo nel comitato della signora Grazia Neglia, si è fatto vedere fuori a quello di Fabiano Amati e non ha detto una parola sulla candidatura di Ammirabile. Ed ecco che arrivano le responsabilità di Anrtonio Scianaro. Gli abbiamo sempre detto di muoversi prima per risolvere le divisioni interne e non quando ormai non c'era più nulla da fare. Scianaro, appena sentito che Ammirabile voleva candidarsi, doveva andare dal sindaco e chiedergli un tavolo di confronto. Il sindaco Di bari aveva gli argomenti per bloccare la Neglia e Ammirabile o quanto meno se quest'ulltimo avesse insistito allora doveva cacciare fuori dalla Giunta Donato Ammirabile in quanto quest'ultimo, in qualità di assessore ai lavori pubblici, ha lavorato per il padre e non certo per Scianaro. E questo è inaccettabile. Di Bari voleva un cambio di marcia dai suoi assessori: infatti c'è stato ma hanno messo la rretomarcia e il paese è allo sbando. Vedi Tradeco, Torre Canne e le buche a Fasano. L'assessore Ammirabile, e io sono testimone oculare, insieme ai consiglieri d'opposizione Zizzi e Colucci, ha fatto campagna elettorale per il padre a Pezze di Greco e questo con il nulla osta di Lello Di Bari. Di contro a Montalbano un uomo di squadra come Nicola Mola, che Di Bari e Zaccaria vogliono far fuori, ha lavorato per il partito e meriterebbe un premio per quanto fatto. Altro che bocciatura, lo proporrei come vice sindaco".
Sottolineate le responsabilità e tenendo conto dello scarto di voti tra friolo e Scianaro ecco che Perrini ribadisce come il primo cittadino di fasano debba dimettersi. "Secondo me Lello Di Bari dovrebbe dimettersi ma so anche che non lo farà mai - spiega ancora Perrini -. Ma che almeno dia un segnale forte che non è cambiare un assessore ma stravolgere la Giunta e assegnare le deleghe più importanti agente diversa che non siano Ammirabile o Angelini".
Alla luce anche dell'ormai certa verifica e dell'azzeramento ecco ora che "Fasano Coraggio e Libertà" spara alta. "Noi non vogliamo un solo posto in Giunta ma più di uno, almeno due - ribadisce Perrini -. Ora il sindaco ci deve venire incontro e io per primo sono disposto a ricoprire il ruolo di assessore. E poi Di Bari dovrebbe premiare chi ha lavorato per Scianaro alle regionali. Alla luce di quanto accaduto in campagna elettorale anche Gianluca Cisternino meriterebbe un atto di sfiducia ma la carica di presidente del consiglio è blindata dalla legge. Ma ciò non toglie le sue responsabilità in tutta questa situazione che, ripeto, ha in Lello Di Bari il primo colpevole".
di Alfonso Spagnulo
03/06/2015 alle 15:02:16
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