FASI CALDE
Nomine assessorili: la vecchia guardia torna all'attacco
Il sindaco Di Bari, oltre alla spinosa questione legata ai nomi, deve ora guardarsi dai diktat dell'ex assessore Zaccaria e dei Circoli Nuova Italia
FASANO – La quiete prima della tempesta. Così possiamo riassumere il clima politico respirato in questi ultimi giorni a Fasano. Prima la sortita a Milano del sindaco Lello Di Bari per partecipare all'Eire e parlare di rigenerazione urbana e poi quella romana di Antonio Scianaro per un incontro con il sindaco della Capitale Gianni Alemanno hanno fatto sì che le decisioni in merito alle nomine assessorili slittassero a questa settimana. Ci si è messo anche il clima festoso della cronoscalata Fasano-Selva a “intralciare” (impegnando il sindaco a livello istituzionale) la composizione della nuova squadra. Non si prevede un parto facile. Negli ultimi giorni sono accaduti, poi, alcuni episodi che potrebbero influire anche sui futuri assetti. La vecchia guardia è tornata all'attacco e promette battaglia.
Di Bari, infatti, oltre a dover fare i conti con le pretese dei Circoli Nuova Italia dovrà cercare di fare chiarezza anche all'interno del Pdl. Pare, infatti, che l'ex assessore al Bilancio Giuseppe Zaccaria non ci stia ad essere accantonato così velocemente dopo aver ricoperto, in questi ultimi anni, prestigiosi incarichi di comando. L'elettorato non lo ha certo premiato così come ha fatto per altri neo consiglieri ma pare che Zaccaria abbia fatto capire a Di Bari svolgerà il ruolo di capogruppo consiliare del Pdl solo a determinate condizioni. L'esponente politico pezzaiolo pare non voglia né come assessore Domenico Martellotta (quest'ultimo nome è circolato negli ultimi tempi e si tratterebbe di una nomina esterna) né addirittura Gianluca Cisternino come presidente del Consiglio, carica che probabilmente vorrebbe per se stesso anche se appare difficile date le ambizioni di altri eletti con più voti. Anche sulla presenza femminile in Giunta Zaccaria ha un parere discordante riguardo a Di bari. Mentre quest'ultimo è orientato ad offrire la quota rosa a Laura De Mola, Zaccaria vorrebbe un nome esterno che lui stesso fornirebbe. Sono voci circolanti negli ambienti politici non confermate dai diretti interessati ma che se si dimostrassero vere complicherebbero la vita al sindaco Di Bari. Non solo perché lo stesso Zaccaria pare abbia “minacciato”, in caso di mancata accettazione delle sue condizioni, di sentirsi uno spirito libero in consiglio ma i veti sui nomi provocano la reazione di questi ultimi con il conseguente aumento delle tensioni.
Ma, come dicevano, lo scoglio più duro da superare per il riconfermato primo cittadino fasanese è il gruppo consiliare dei Circoli Nuova Italia facenti capo a Scianaro. La volontà di Di Bari di nominare una Giunta “nuova, giovane e competente” escludendo chi ha già ricoperto questo tipo di incarico nella precedente Amministrazione sta creando malumori soprattutto riguardo alla figura di Nicola Mola che tutti davano per scontato assessore e che ora rischia di restare fuori dalla Giunta. «Le voci che mi danno indipendente se non venissi eletto assessore sono al momento infondate – dice Mola -. Sono in piena sintonia con il gruppo Nuova Italia e attendo, d'intesa con tutto il gruppo e l'on. Alfredo Mantovano, gli sviluppi dei nuovi assetti comunali». Per Mola sarebbe il terzo mandato assessorile consecutivo. Forse un vero record nazionale di mantenimento della poltrona.
di Alfonso Spagnulo
10/06/2012 alle 07:31:51
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