BEGHE AMMINISTRATIVE
Giunta comunale di Fasano: il sindaco Lello Di Bari pensa ad un rimpasto di deleghe
Il primo cittadino non è intenzionato a silurare alcun assessore ma a cambiare loro i compiti: e all'orizzonte si profila un accordo con l'Udc
FASANO - Il ritorno nel pieno delle sue funzioni di sindaco di Lello Di Bari, dopo l'assoluzione dall'accusa di abuso d'ufficio, segna anche l'inizio di un periodo che si prospetta non certo facile, per il primo cittadino, dal punto di vista politico. Come si ricorderà, infatti, durante la sua sospensione ci sono state diverse fibrillazioni all'interno della maggioranza, prima fra tutte la frantumazione dei Circoli Nuova Italia con la nascita del gruppo consiliare “Fasano Coraggio e Libertà”. Quest'ultimo ha seriamente messo in pericolo la tenuta dell'Amministrazione Di Bari, arrivando a minacciare anche il voto contrario al bilancio nel caso non fossero state accolte alcune loro richieste. La situazione si è stabilizzata quando lo stesso Di Bari promise ai "dissidenti"che al suo rientro ci sarebbe stato un rimpasto di Giunta. Ma il primo cittadino pare proprio non aver alcuna intenzione di mantenere la promessa. Il perché è presto spiegato.
Partiamo proprio dai dissidenti. Inizialmente il gruppo “Fasano Coraggio e Libertà” era costituito da cinque consiglieri: Enrico Digeronimo, Ernesto Perrini, Zino Convertini, Grazia Neglia e Vito Loparco. Ora per strada si sono persi la Neglia e Loparco. La prima ha rotto col resto del gruppo aderendo a Fratelli d'Italia mentre il secondo si è addirittura dimesso e al suo posto è subentrato Giuseppe Pertosa che non ha seguito le orme del suo predecessore.. Così ora i due consiglieri sono “culo e camicia” col sindaco Di Bari e di conseguenza i “coraggiosi e liberi” hanno perso forza contrattuale. Non solo. Il sindaco pare si sia legato al dito il fatto che i cinque abbiano approfittato della sua sospensione per mettere in difficoltà la maggioranza e se da una parte è sembrato possibilista nel concedere qualche apertura verso di loro, dall'altra, per evitare complicazioni future, sta lavorando per allargare la sua maggioranza, disinnescando la mina dei possibili "ricatti".. E pare proprio che ci stia riuscendo. Infatti sono avviate da tempo le trattative per un ingresso in maggioranza dei due consiglieri dell'Udc Tonio Zizzi e Giuseppe Colucci il cui partito centrista è ormai “fantasma” a livello locale. Se Di Bari riuscirà in questa operazione Digeronimo, candidato al ruolo di assessore al posto del tecnico Giuseppe Angelini, potrà scordarselo quel posto. I due consiglieri udiccini non confermano né smentiscono. Nei prossimi giorni prepareranno un documento programmatico che sottoporranno all'attenzione del sindaco: un elenco di priorità che se il primo cittadino deciderà di attuare vedrà i due consiglieri pezzaioli al suo fianco con una sorta di appoggio esterno. Nessuna richiesta di deleghe consiliari o assessorili insomma. Ma il sindaco, poco prima di Natale, aveva tentato anche un'altra apertura ancor più clamorosa, verso il movimento "in Comune" arrivando addirittura ad aoffrire l'assessorato all'urbanistica a Vito Bianchi che ha declinato l'offerta.
Non solo. Per la serie “chi la fa l'aspetti” ecco che si stanno anche facendo pressioni su Ernesto Perrini, molto vicino comunque ad Antonio Scianaro, affinché non crei problemi alla maggioranza altrimenti proprio Scianaro potrebbe non avere l'appoggio incondizionato di tutta Forza Italia alle prossime regionali. Ma la vera spada di Damocle per il sindaco Di Bari viene proprio dalla prossima tornata elettorale di maggio. Infatti c'è il rischio di una seria crisi se fosse confermata (come pare che sia) la voce della candidatura dell'ex sindaco Vito Ammirabile per la Lista Schittulli. Scianaro, se si concretizzasse questa ipotesi, rischia di vedersi ridurre le preferenze da raccogliere a Fasano nella corsa alla riconferma allo scranno regionale. E così ha già annunciato che chiederebbe immediatamente la defenestrazione di Donato Ammirabile dalla Giunta.
Ma a proposito di Giunta. Ecco che il sindaco Di Bari starebbe pensando seriamente di cambiare qualcosa nell'assetto deleghe. Gli assessori non si toccano (con Digeronimo, come detto, che può mettersi l'anima in pace) ma i compiti si. Il primo cittadino avrebbe intenzione di assegnare la delega all'Urbanistica al vicesindaco Gianleo Moncalvo con Giuseppe Angelini che si vedrebbe assegnati i lavori pubblici. A Donato Ammirabile sarebbero dirottate le deleghe alla mobilità e sicurezza urbana, digitalizzazione e semplificazione dell'attività amministrativa, risorse umane e attuazione programma. In poche parole quelle detenute da Moncalvo. Immuni dal valzer resterebbero Laura De Mola, Nicola Mola, Renzo De Leonardis e Vito Martucci le cui deleghe resterebbero le stesse. Resta da capire se davvero Di Bari attuerà questa mini rivoluzione oppure opterà per il taglio di un assessore (a quel punto sarebbe Angelini il predestinato, seppur sia tra i più preparati in assoluto) per far spazio a Digeronimo. Ma quest'ultima ipotesi, al momento, non gode dei favori del pronostico.
di Alfonso Spagnulo
09/02/2015 alle 06:27:01
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