ASSISE CITTADINA
L'Amministrazione comunale allunga i suoi debiti sino al 2044: l'opposizione si ribella
Acceso dibattito ieri, giovedì 20 novembre, in consiglio comunale, sull'unico vero punto inserito all'ordine del giorno dell'assise
FASANO - Sulla carta il consiglio comunale di ieri (giovedì 20 novembre) doveva durare pochissimi minuti. Tempo di ratificare alcune resocontazioni di sedute precedenti e approvare l'unico vero punto inserito nell'ordine del giorno: la rinegoziazione delle posizioni debitorie del Comune di Fasano con la Cassa Depositi e Prestiti. Ma proprio questo argomento non solo ha allungato la seduta ma ha acceso il dibattito tra maggioranza e opposizione.
In sostanza la Cassa Depositi e Prestiti ha concesso l'opportunità agli enti locali di procedere alla revisione dei finanziamenti concessi a Province e Comuni attualmente in ammortamento a tasso d'interesse fisso. Un'opportunità che l'Amministrazione fasanese ha colto al balzo avendo ben 22 prestiti da poter rinegoziare con la possibilità di far slittare la scadenza al 2044 con un risparmio di cassa di circa 400mila euro per ogni anno di ammortamento. L'Amministrazione si è giustificata sottolineando come, anche se si prolunga l'indebitamento del Comune, vengono liberate e rese disponibili risorse da destinare ad altri interventi per investimenti e per spesa corrente.
Ma proprio questo ultimo passaggio ha scatenato la discussione. Il consigliere Antonio Pagnelli ha puntato il dito contro l'Amministrazione accusandola di aver trovato solo un escamotage per non sforare il patto di stabilità e che di come non sia giusto far pagare alle prossime generazioni denaro che oggi servirà alla manutenzione ordinaria comunale. Concetto ribadito anche da Giacomo Rosato che ha presentato un emendamento con cui chiedeva che il denaro risparmiato fosse destinato solo ad interventi infrastrutturali e non alla spesa corrente, "così resterà qualcosa di tangibile a chi pagherà questi debiti" ha sottolineato il capogruppo di Fasano Democratica. Ma l'emendamento non è stato approvato dalla maggioranza che con la forza dei numeri ha poi fatto passare la rinegoziazione così come presentata. Fortementi critici anche Donato De Carolis e Vito Bianchi. Il primo, con ironia (ma non troppa), ha sottolineato come questa decisione peserà sulle spalle dei suoi nipoti mentre il secondo ha ribadito la necessità di ottimizzare le spese.
Ad inizio seduta c'era stata la dichiarazione d'appartenenza a Fratelli d'Italia di Grazia Neglia (che entra così nel gruppo misto con Antonio Pagnelli e Donato De Carolis) e la richiesta di Giuseppe Colucci dell'Udc che, alla luce degli ultimi accadimenti politici, vengano riviste le commissioni consiliari.
di Redazione
21/11/2014 alle 07:48:23
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