CAOS POLITICO
Una stazione di servizio spacca l'opposizione in consiglio comunale
Su un punto all'ordine del giorno il centrosinistra fasanese vota in tre modi diversi confermando la poca unità di intenti
FASANO – Probabilmente neanche in Parlamento, con l'attuale caotica situazione politica, sarebbe successa una cosa simile. Una situazione passata in sordina ma che dal punto di vista politico merita una profonda riflessione. Parliamo dell'attuale condizione in seno all'opposizione fasanese in consiglio comunale che sembra allo sbando. Non ha un leader riconosciuto, ognuno va per la sua strada cercando di mettere in difficoltà la maggioranza e l'amministrazione Di Bari ma non potrà mai riuscirvi di questo passo. Il consigliere comunale del movimento “in Comune” ha, ad esempio, smascherato l'assurda vicenda legata alla non vendibilità dei Portici delle Teresiane. Ma è solo una goccia in un immenso mare. Ci prova Giacomo Rosato e sporadicamente, a turno, anche gli altri consiglieri, ma senza successo.
Tornando al discorso dell'opposizione allo sbando, lo specchio fedele dell'assurda situazione che si vive sui banchi di minoranza è dato dal voto sul punto all'ordine del giorno, nell'ultimo consiglio comunale del 14 febbraio, relativo alla nascita di una nuova mega stazione di servizio sulla Statale 172. Ne è venuta fuori un'opposizione sfaldata con i vari gruppi a votare in modo diverso. Un no secco alla nascita dell'impianto è venuto da Giacomo Rosato (Fasano Democratica) e da Antonio Pagnelli ed Emma Castellaneta di “Fasano cambia colore”. L'udc, con Tonio Zizzi e Giuseppe Colucci, si è espresso a favore mentre il Partito Democratico, con Vittorio Fanelli e Luana Amati, si è astenuto. Assenti, al momento del voto, Donato De Carolis e Vito Bianchi. De Carolis pare avesse comunque bocciato l'impianto nell'apposita commissione, così come anche Vito Loparco (di maggioranza) che però poi si è allineato al “sì” della maggioranza. Piccola postilla: anche qualcuno all'interno dei Circoli Nuova Italia non vede di buon occhio la stazione di servizio. Il gruppo guidato da Antonio Scianaro è uscito in blocco dall'aula e, al momento del voto, sono rientrati solo lo stesso Scianaro, Ernesto Perrini e Gina Albanese mentre Enrico Digeronimo e Zino Convertini hanno preferito restare fuori.
Ma torniamo all'opposizione. E' buona norma, prima di una seduta consiliare, di effettuare riunioni di pre-consiglio dove ci si mette d'accordo su come votare i diversi provvedimenti. L'attuale opposizione non attua questa prassi o la spaccatura è nata solo per questa occasione? Sarebbe anche bello sapere il perché di tale discordanza ma sarebbe davvero troppo. E Lello Di Bari potrebbe davvero dormire sonni tranquilli se non fosse che qualche preoccupazione gli arriva dall'interno della sua maggioranza.
di Alfonso Spagnulo
16/02/2013 alle 06:46:37
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