POLITICHE 2013
Fasano: ultima ruota del carro politico a livello provinciale
Tranne il senatore Nicola Latorre tutti gli altri candidati fasanesi saranno in lista per far numero: segno di una classe politica con poco peso
FASANO – Fasano seconda città della Provincia per numero di abitanti ma ultima per peso politico. E' il dato di fatto che emerge dalle ultime vicissitudini politiche a cui stiamo assistendo con la discesa in campo, per le prossime Politiche, di diversi esponenti locali ma, tranne il senatore Nicola Latorre per il Partito Democratico, tutti in posizioni senza velleità elettive. Gaetano Vinci per La Destra e l'assessore Giuseppe Vinci per Fli hanno dovuto obbedire alle gerarchie superiori che puntano a strappare voti proprio nella nostra città. Lo stesso dovrebbe essere per la candidatura probabile di Domenico Mileti nell'Udc. Le speranze (ormai del tutto quasi affievolite) di avere un fasanese nelle posizioni che contano erano tutte riposte nel Pdl. Ma la quasi certa concessione di proroghe da parte di Silvio Berlusconi precluderà ogni spazio agli esponenti locali del Pdl che dovranno accontentarsi, anche in questo caso, di un candidato di bandiera. Il Cavaliere, per la provincia brindisina, dovrebbe optare per Michele Saccomanno al Senato e Luigi Vitali alla Camera. Due parlamentari uscenti ma che, negli ultimi anni, hanno solo raccolto sconfitte in terra brindisina. E per premio vengono confermati.
Ecco, come dicevamo, lo scarso peso politico fasanese. Sì, perché il Pdl fasanese è tra i pochi vincenti sull'intero territorio regionale e il nome su cui aveva puntato, Antonio Scianaro, era l'unico spendibile a livello cittadino. Il medico analista ha confermato, nelle ultime tornate elettorali a cui ha partecipato, di essere una macchina da guerra in questo senso: eletto consigliere provinciale, fermato (nonostante oltre seimila preferenze) nella corsa allo scranno regionale dalla presenza sul territorio dell'assessore Fabiano Amati e da alcuni “tradimenti” in loco, successo oltre ogni più rosea previsione con i Circoli Nuova Italia alle Comunali. Ecco che la sua candidatura, quindi, era più che legittima. Ma così non sarà anche perché sia il coordinatore cittadino Nicola Amati che il sindaco Lello Di Bari, i massimi referenti del Pdl locale, non avranno mai il coraggio di mettersi contro le scelte di Berlusconi. E così Vitali e Saccomanno (da ricordare come i due, il primo come coordinatore provinciale e il secondo come candidato diretto, uscirono sconfitti alle scorse Provinciali) andranno in Parlamento e i fasanesi resteranno a guardare lo strapotere francavillese che avrà ben tre onorevoli: lo stesso Vitali, Massimo Ferrarese ed Euprepio Curto. Se lo scenario sarà questo bisognerà vedere come agiranno i vertici del Pdl fasanese in futuro. Niente candidato? Bene. Allora perché non cominciare a chiedere che il coordinatore provinciale diventi un fasanese, magari lo stesso Scianaro che è l'unico ad avere contatti anche fuori i confini paesani? E, anche se sarà comunque difficile per via delle preferenze, perché non chiedere qualcosa di più in prospettiva regionale dato che si andrà a votare anche per il rinnovo del consiglio regionale stesso?
Sono tutte cose che Amati e Di Bari dovrebbero mettere sul tavolo di Raffaele Fitto facendo capire all'ex ministro (fu sua la scelta di Rocco Palese come avversario di Nichi Vendola e sappiamo come è andata a finire) che non si sarà sempre disposti ad accettare i diktat (perdenti) che giungono dall'alto.
di Alfonso Spagnulo
17/01/2013 alle 03:40:00
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