TRA SERIO E FACETO
Fasanesi preparatevi: sarà una primavera densa di elezioni
Con l'attuale quadro politico si rischia di andare a votare per eleggere il nuovo Parlamento, il Governo regionale e sinanche quello provinciale
FASANO – Che primavera signore e signori! Saranno proprio i primi tepori o l'ultimo freddo a sancire l'ondata di tornate elettorali che attendono i cittadini? Ormai sembrano esserci pochi dubbi. Il Governo Monti, dopo il voto sulla legge di stabilità, si dimetterà e la legislatura si concluderà anticipatamente. Dovremo eleggere quindi un nuovo Parlamento ma lo faremo con il tanto vituperato “Porcellum”. Infatti proprio ieri sera (martedì 11 dicembre) è caduta qualsiasi possibilità di riforma della legge elettorale. In assenza di un accordo in commissione Affari costituzionali, la scorsa settimana erano stati inseriti in calendario oltre 50 disegni di legge in materia elettorale. Ma i gruppi parlamentari hanno deciso di sospendere i lavori al Senato per lasciare il tempo alla Commissione Bilancio di terminare di esaminare la legge di stabilità appunto. Di conseguenza dall'ordine del giorno della discussione in Senato è scomparsa la legge elettorale. Alleluja quindi. Ancora una volta i partiti ci imporranno nomi e facce. Ma non è finita.
Il Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola ha già da tempo dichiarato di voler tornare in Parlamento. Conseguenza? Andremo ad eleggere il nuovo Governo regionale. E per il detto “non c'è due senza tre” il Pdl, con una serie infinita di emendamenti, ha affossato anche il riordino delle province. E dato che Massimo Ferrarese si è dimesso già da qualche mese ci tocca andare a votare anche per le provinciali. Meno male che l'amministrazione Di Bari, almeno per il momento, sembra avere buona salute. Altrimenti avremmo fatto l'en plein. Scherzi a parte Fasano sarà direttamente interessata dal voto anche perché alcuni nostri autorevoli concittadini saranno certamente protagonisti. Partendo dal senatore Nicola Latorre che troverà nuovamente un posto blindato. Si vocifera di un'aspirazione parlamentare dell'assessore regionale Fabiano Amati. Egoisticamente lo preferiremmo ancora in Regione dato quello che sta facendo per la nostra città ma se ci sarà la possibilità di un'ottima posizione (per intenderci ad elezione assicurata) anche Amati volerà a Roma. Per la presidenza della Regione Puglia il dopo Vendola sembra ristretto ad una lotta a tre: il sindaco di Bari Michele Emiliano e gli attuali assessori regionali Guglielmo Minervini e Angela Barbanente (quest'ultima di fresca benedizione ottenuta proprio da Vendola). Per un posto alla Regione potrebbe riprovarci Antonio Scianaro e questa volta senza tradimento da gran parte del centrodestra che alle scorse regionali sponsorizzò candidati forestieri o lo stesso Amati. Il capogruppo consiliare di Nuova Italia potrebbe avere serie chance, sempre se, come detto, Amati scelga il Parlamento.
E alla provincia? Chissà. Il sogno sarebbe avere finalmente un candidato fasanese alla presidenza. Magari ci proverà proprio Scianaro (è l'uomo con l'elettorato più forte in città) ma anche qualche outsider andrebbe bene. Fasano, oltre tutto, ha visto ridurre i suoi collegi da tre a due con Montalbano che si sposta a Cisternino per quanto concerne questa tornata elettorale. Nota a margine: il mancato riordino ha fatto anche fallire il passaggio di Fasano all'area metropolitana barese. Il referendum è stato inutile purtroppo. Il Pdl fasanese, partito di maggioranza, lo aveva indetto a giusta ragione. A proposito di Pdl. Da mesi anche molti esponenti locali di questo partito vanno sponsorizzando il rinnovamento della classe politica e il ringiovanimento di quest'ultima. E coerentemente il nome nuovo l'hanno trovato: Silvio Berlusconi.
di Alfonso Spagnulo
12/12/2012 alle 03:39:54
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