8 MARZO 2021
Celebrare la donna come essere libero e pensante
Uno sguardo sull'universo femminile scritto dal direttore editoriale di testata Marica Mastrangelo
Fasano - Scrivere queste parole non è stato semplice. Per diverso tempo scrivevo e poi repentinamente cancellavo perché non soddisfatta.
Oggi 8 marzo si celebra la Giornata internazionale della Donna, comunemente nota come Festa della Donna. Personalmente preferisco la prima definizione e non la seconda, sicuramente più “social” e “brand” per dirla con termini più moderni. Ritengo che non sia una festa ma piuttosto una giornata di riflessione sul concetto di donna oggi.
Celebrare la donna oggi mi sembra un eufemismo; bisogna piuttosto analizzare cosa conduca ancora oggi nel 2021 a sentire spesso frasi del tipo: “Era vestita in quel modo, se lo è meritato”, “Lo ha sposato lei, sapeva a cosa andava incontro!”, “Sei donna, non ti possiamo assumere a tempo indeterminato, preferiamo un uomo!”, solo per citarne alcune… La giornata odierna fa tornare alla ribalta anche i numerosi, sempre troppi, casi di femminicidio o semplicemente di violenza di genere! La donna non deve essere considerata un oggetto dall'uomo!
Sulla mia pelle, ho provato una strana sensazione quando mi è stata rivolta questa frase: “Sei giornalista? Sicuramente ti occuperai di cronaca rosa!”, come se una donna che decide di intraprendere la professione giornalistica abbia come unico scopo quello di occuparsi di gossip e cronaca rosa, quando tra i grandi nomi del giornalismo per fortuna vi è una lunga lista di nomi femminili di altissimo calibro. Nella mia mente si sono affollati sentimenti contrastanti: avrei, forse, dovuto rispondere a tale “uomo” in maniera “acida”, ma mi sarei abbassata al suo livello… così, ho sorriso (tanto avevo la mascherina) e mi sono allontanata adducendo una miserabile scusa. A tale signore avrei risposto: “Credo che la sua affermazione non sia corretta: proprio nella nostra redazione il 50% dei collaboratori sono del gentil sesso e si occupano indiscriminatamente di attualità, politica, cultura e spettacolo portando all'attenzione del Direttore responsabile tematiche “forti” e di certo non la banale cronaca di eventuali questioni “rosa!”.
Cosa vuol dire essere una donna oggi nel 2021? Oggi essere una donna vuol dire tanto: una donna deve studiare di più per dimostrare di valere, a livello lavorativo, quanto un suo collega uomo (a volte anche più) ma senza avere lo stesso riscontro economico; alzarsi presto la mattina per prepararsi ad andare al lavoro e nel frattempo pensare al pranzo di marito e figli; organizzare in maniera quasi certosina la giornata per ottimizzare lavoro, mantenimento della casa, spese per la famiglia, tempo da dedicare ai figli e controllare i compiti, mantenere viva la vita sessuale della coppia. Facendo un rapido conto, a una donna servirebbero almeno 3-4 ore in più al giorno per far tutto e ritagliarsi del tempo da dedicare a se stessa (passeggiate, lettura, un incontro con le amiche) in cui poter rigenerare la propria salute mentale.
Le domande che oggi subisce di più sono: “Vivi da sola? Sicuramente farai la bella vita!” (facendo riferimento a un comportamento libertino di una donna che è riuscita ad affermare la propria autonomia decidendo di vivere da sola), “Hai “tot anni” (dai 25 ai 40) e ancora non ti sei sposata?” oppure “Non hai figli?” (come se matrimonio e figli siano due status da cercare come la farina e il succo di frutta al supermercato); “Ormai hai “tot anni” (dai 30 ai 50) basta pensare solo al lavoro, pensa anche a realizzarti come donna” (come se inseguire una carriera lavorativa non permettesse a una donna di sentirsi realizzata); “Quando fai il fratellino/sorellina a tuo figlio?” (come se l'essere donna, perciò madre, è strettamente proporzionale al numero di figli che si ha).
Sono molto legata a due donne che hanno segnato il mio percorso di vita e universitario: Ipazia di Alessandria e Oriana Fallaci. Della prima, Ipazia, proprio oggi ricorre l'anniversario del suo “martirio” ad opera di militanti cristiani. Ipazia, una tra le migliori menti dell'antichità, dirigeva il Museion di Alessandria, la più importante accademia dell'antichità. Fu una mente “d'avanguardia” per il tempo (IV sec. d.C.) per la scienza e la matematica, tanto da intuire con secoli di anticipo la relatività dei moti di Galileo. Morris Kline scrisse su di lei: “La sorte di Ipazia, una matematica alessandrina di fama, figlia di Teone di Alessandria, è il simbolo della fine di un'era. Per essersi rifiutata di abbandonare la religione greca, cristiani fanatici la aggredirono nelle strade di Alessandria e la fecero a pezzi”.
Oggi, nel 2021, la donna è ancora anni luce dal vedersi riconosciuto il suo ruolo nella società, ma spesso viene ancora associato all'essere moglie e madre. Oggi, la donna è ancora un oggetto…
Oriana Fallaci ha scritto: “Essere donna è così affascinante. È un'avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai. Avrai tante cose da intraprendere se nascerai donna. Per incominciare, avrai da batterti per sostenere che se Dio esistesse potrebbe anche essere una vecchia coi capelli bianchi o una bella ragazza. Poi avrai da batterti per spiegare che il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse una mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza. Infine avrai da batterti per dimostrare che dentro il tuo corpo liscio e rotondo c'è un'intelligenza che urla d'essere ascoltata”.
di Marica Mastrangelo
08/03/2021 alle 05:18:11
Leggi anche:
Politica
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela