LA SCOMPARSA DI ALESSIO BISORI
Quando la morte spegne la gioia sportiva
Anche i tanti amici fasanesi non sanno spiegarsi il gesto del 24enne pratese, promessa della pallamano nazionale, suicidatosi a Bologna mentre era diretto a Fasano
Il minuto di silenzio alla finale nazionale under 16 in onore di Bisori
FASANO – Morire a 24 anni. Uccidersi a 24 anni perché stanco della vita quando si è, invece, un ragazzo apprezzato e ben voluto. La tragedia che ha colpito il mondo della pallamano non poteva non coinvolgere anche Fasano che di questo sport è una delle città più importanti a livello nazionale. Proprio a Fasano era atteso ieri pomeriggio (domenica 3 giugno) Alessio Bisori, il 24enne pratese, travolto da un treno sul binario 1 della stazione di Bologna. Bisori era stato convocato in Nazionale e doveva disputare il girone di qualificazione ai campionati europei del 2014 le cui gare si terranno a Bari. Ma, come detto, al raduno degli azzurri previsto per quest'oggi (lunedì 4 giugno) a Fasano lui non ci sarà, almeno fisicamente. La squadra azzurra sarà di stanza in un hotel a Savelletri e si allenerà al palestrone “Zizzi” dell'istituto alberghiero.
La morte di Bisori ha gettato un velo di tristezza sui tanti appassionati di handball fasanesi. Ieri mattina, proprio nella palestra Zizzi, si disputavano le finali nazionali under 16 che avrebbero assegnato lo scudetto di categoria. Un impegno che i baby atleti hanno comunque voluto onorare. La finale si è tenuta tra i padroni di casa della Junior Fasano e i pari età del Secchia-Rubiera. Poca felicità sugli spalti. Il presidente della Junior Fasano Angelo Dicarolo conosceva bene il ragazzo deceduto. Dicarolo da anni è consigliere federale nazionale e per parecchio tempo è stato dirigente accompagnatore della Nazionale italiana. Ha seguito la partita seduto su di una panca, senza che dal volto trapelasse alcuna emozione. Troppo forte il dolore di aver visto volar via un talento della pallamano ma soprattutto, a detta di tutti, un gran bravo ragazzo. Proprio per questo, almeno negli ambienti fasanesi, resta inspiegabile il gesto del giovane pratese che, secondo quanto ipotizza la polizia ferroviaria di Bologna, si sarebbe steso sui binari proprio mentre sopraggiungeva un convoglio. Inutili i soccorsi e poi la scoperta di un biglietto in hotel, destinato alla sua famiglia, in cui pare abbia scritto “Scusatemi, non riesco più a vivere”.
Tristezza e incredulità anche sui volti dei quattro giocatori della Junior in Nazionale: Paolo Sirsi, Umberto Giannoccaro, Francesco Rubino e Flavio Messina. Sarebbero stati loro ad accogliere Alessio ieri pomeriggio. Tanti incontri disputati insieme con la maglia azzurra ma tanti anche come leali avversari nelle rispettive formazioni. Sin dai tempi delle giovanili. Ieri era il momento del silenzio, nessuno aveva voglia di parlare. E anche la premiazione delle finali under 16 ha risentito di questo particolare clima. Non è stato facile spiegare anche ai 16enni neo campioni d'Italia del Secchia-Rubiera o dei vice campioni della Junior Fasano che un risultato sportivo, seppur importante, passa in secondo piano di fronte alle tragedie che la vita riserva agli uomini. Prima dell'inizio della gara si è osservato un minuto di silenzio nella palestra fasanese. Tutti fermi, in piedi, quasi ad attendere che dal corridoio degli spogliatoi sbucasse il giovane Bisori. Il pubblico fasanese lo ha applaudito tante volte durante le stagioni agonistiche. Lo ha fatto per l'ultima volta ieri mattina. Un saluto che mai nessuno avrebbe voluto con così tanto anticipo.
di Alfonso Spagnulo
04/06/2012 alle 01:56:18
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