TEATRO AMATORIALE
La commedia di Eduardo De Filippo trionfa al Teatro Sociale di Fasano
'Il berretto a sonagli' è stato presentato ieri sera (domenica 2 novembre) per la rassegna amatoriale 'Di scena a Fasano'
Foto Annarita Casale
FASANO - «Qualche giorno fa ricorreva il trentennale dalla morte di Eduardo De Filippo, ma grazie alle compagnie teatrali, agli studenti universitari e alla Napoli migliore la sua arte non morirà mai!» con questo pensiero commosso e con un lunghissimo, fragoroso applauso si è concluso il quinto spettacolo in concorso nella rassegna amatoriale “Di scena a Fasano”, organizzata dal gruppo teatrale “Peppino Mancini” in collaborazione con il Comune di Fasano: in un Teatro Sociale stracolmo, ieri sera (domenica 2 novembre) è stato rappresentato “Il berretto a sonagli”, commedia pirandelliana brillantemente rivisitata in napoletano dal genio di De Filippo, che ha arricchito di mille sfumature la vivace storia.
Protagonista dell'adattamento è stata la compagnia “Luna Nova” di Latina, formata da personalità di cultura partenopea ma soprattutto da attori di magistrale bravura che, con la regia di Roberto Becchimanzi, hanno offerto una performance molto gradita dal numeroso pubblico. Follia e convenzioni sociali, dignità femminile e onore familiare sono gli elementi che s'intrecciano nella pièce in due atti: Beatrice, una giovane e orgogliosa nobildonna, scopre, suo malgrado, che il marito la tradisce con la moglie del suo scrivano, il signor Ciampa; decide così di denunciare l'amara scoperta al commissario Spanò per fare arrestare la coppia di amanti e vendicarsi così del torto subito.
Alle intenzioni della protagonista si frappongono le richieste e le preghiere di Ciampa, che vuole impedire la diffusione dello scandalo: solo alla fine si scopre che l'umile uomo è perdutamente innamorato della propria moglie, disposto a perdonare i favori che lei concede al suo padrone, sottomesso alla volontà della donna benché, in apparenza, mostri di comandarla e tenerla sotto chiave perché morbosamente geloso. Avvilito del grande dolore causato dalle rivelazioni pubbliche della signora Beatrice, afferma amaramente: «avrei preferito proteggere i tradimenti in casa, invece di girare per la città con un berretto a sonagli sul capo», simbolo della vergogna ostentata davanti a tutti.
L'unico modo che Ciampa ha per riabilitarsi nella società è quello di far credere che la nobildonna sia pazza, e che pertanto si sia inventata il fattaccio: e proprio la linea sottile tra verità e follia, apparenza e realtà chiude, con ironia, la vicenda esemplare, in cui la reputazione della famiglia ha più importanza della giustizia personale.
L'ultimo spettacolo in concorso è previsto per domenica 9 novembre alle ore 19: la compagnia “Gli ignoti” di Napoli metterà in scena “Variazioni enigmatiche” di Eric Emmanuel Schmitt con la regia di Guglielmo Marino.
di Antonella Argento
03/11/2014 alle 05:39:14
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