INIZIATIVA CULTURALE
'Ricordati di vivere': autobiografia e ricordi socialisti nel libro di Claudio Martelli
Ieri sera (mercoledì 1° ottobre), a Masseria San Lorenzo, l'ex vice premier e ministro ha dialogato con Fabiano Amati e Beppe Moro su politica e impressioni personali
Foto Michela Di Leo
FASANO - Autobiografia e riflessione politica s'intrecciano e si fondono nel libro "Ricordati di vivere" di Claudio Martelli, presentato ieri sera (mercoledì 1° ottobre) a Masseria San Lorenzo a Fasano su iniziativa dell'associazione "La casa rossa" e in collaborazione con il Presidio del Libro. L'ex vice premier e ministro ha dialogato, a "cuore aperto", con Fabiano Amati e Beppe Moro, per ripercorrere trent'anni di storia italiana ed europea in cui passioni civili e passioni del cuore fuorono la forza di un uomo che vide crescere, ma anche tramontare, la sinistra socialista di Bettino Craxi, a cui con amore aveva aderito.
L'incontro tra Martelli e il leader del Psi avvenne a 19 anni e fu l'inizio di una nuova vita. Giovanissimo professore di filosofia nei licei, qualche anno dopo l'ex ministro, durante l'interrogazione ad una studentessa, chiese di completare il sillogismo: "Tutti gli uomini sono mortali, Socrate è un uomo, ..." ma lei rispose così: «e io ti amo». La sposò.
Dopo anni, Martelli ha deciso di lasciare per iscritto la propria confessione esistenziale per analizzare gli anni del suo successo politico e del fallimento del partito socialista. Senza nostalgia né rimproveri, con occhio critico l'autore descrive gli errori e i punti di forza mancati alla sinistra, tra cui quell'egemonia che Craxi voleva e che alla sua morte si dissolse rapidamente.
Oltre alla politica degli anni '20 del secolo scorso, tra dittatura fascista e ricerca dei consensi da parte dei socialisti italiani, Martelli racconta anche il caso Moro, l'inizio della lotta contro la mafia a fianco di Falcone e i casi giudiziari che poi dovette affrontare. Senza mai perdere di vista due ideali, la verità e la vita: la verità perché è sempre la rivoluzione più grande; la vita perché è il dono che non va sprecato, proprio come scrive Goethe nell'inno "Ricordati di vivere", che poi è diventato il titolo del libro di Martelli.
di Redazione
02/10/2014 alle 06:08:35
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