TEATRO CULTURALE
Pirandello e la follia: mix vincente per il laboratorio teatrale di Michele Savoia
Incredibile performance finale per l'originale iniziativa culturale prodotta dal giovane attore-regista fasanese in collaborazione con la Glitter
FASANO - Un laboratorio teatrale non facile, un adattamento che avrebbe potuto creare non poche difficoltà agli attori ma che invece si è rivelato un esperimento riuscitissimo, dall'alto spessore culturale. E' stata la follia il filo conduttore di "Ospedale psichiatrico Luigi Pirandello", l'originale laboratorio ideato da Michele Savoia (giovane attore-regista fasanese dalle grandi prospettive) in collaborazione con l'associazione Glitter diretta da Teresa Cecere. Ieri (domenica 28 settembre), a Track Zero, è stato il giorno conclusivo dello stage con una performance finale straordinaria dal punto di vista dell'intensità e dell'adattamento attoriale dei ragazzi coinvolti.
Per sei giorni 15 attori, sotto la guida di Michele Savoia, hanno lavorato sodo non solo sull'interpretazione ma anche sulla personalizzazione del monologo da loro stessi scelto. Tutti personaggi pirandelliani dicevamo resi unici proprio dal filo conduttore dell'esperimento: la follia. E cosi Simona Baccaro è diventata la figliastra da Sei personaggi in cerca d'autore; Matteo Di Tano l'uomo dal fiore in bocca; Gaia Cardone il Romeo Daddi da Non si sa come; Anita Tarantino la Marchesa Matilde da Enrico IV; Mariliana Petruzzi, l'intrappolata da La trappola; Irene iuliano la Rico Verri da Questa sera si recita a soggetto; Rosita Quaranta un personaggio da Sei personaggi in cerca d'autore; Giulio Sassanelli il Vitangelo Moscarda da Uno, nessuno e centomila; Sara Liuzzi l'ignota da L'ignota e Veronica Calella la Donata Gensi da Trovarsi. Il prologo fatto da Lucrezia Serri (nel ruolo della dottoressa) e da Roberta Lisi, Silvia Lopalco. Sheila Mirabile e Angela Palmisano (le infermiere) è stato tratto da Il berretto a sonagli. L'epilogo, invece, con tutti gli attori, dall'Enrico IV con aggiunte di altre frasi di Pirandello.
Dicevamo dell'originalità. Naturalmente i personaggi di Pirandello erano molto diversi da quelli visti ieri sera. Ed è per questo che il lavoro portato avanti da Savoia e i suoi ragazzi assume ancora una valenza maggiore. Una trasposizione scenica adattata alla location, con le stanze della struttura sita nella zona industriale sud trasformate per l'occasione in camere d'ospedale. Monologhi brevi ma intensi. Uno più coinvolgente dell'altro con gli attori che spesso andavano ad interagire con gli spettatori. Molti degli stessi attori erano alla loro prima esperienza "seria" nel senso che in precedenza avevano avuto a che fare solo con il musical ed è anche per questo che a loro va il grande plauso di aver arricchito non solo se stessi ma anche chi ha avuto la fortuna di assistere alla performance. Incredibile come si siano calati nei loro rispettivi personaggi, ad esempio, Giulio Sassanelli e Irene Iuliano Tantissimi i giovani che hanno voluto esserci e questo dimostra che c'è ancora grande voglia di cultura, soprattutto se sono i loro coetanei a proporla.
Lo stesso Savoia, nel suo intervento finale, si è augurato che il format venga esportato. Data la valenza del lavoro ce lo auguriamo perché è decisamente una delle cose migliuori prodotte negli ultimi tempi nella nostra città.
di Redazione
29/09/2014 alle 10:20:53
Ospedale psichiatrico Luigi Pirandello LE FOTO PRIMA PARTE
Ospedale psichiatrico Luigi Pirandello LE FOTO SECONDA PARTE
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