FASANO JAZZ 2014
L'esaltazione del rock progressivo ha chiuso la 17esima stagione di 'Fasano Jazz'
La rassegna si è conclusa ieri sera, 11 giugno, con un tripudio di artisti di spicco che hanno presentato il concerto 'Vox In Progress' con la Alex Carpani band
FASANO – Ritmi pungenti, voci forti e graffianti e un genere musicale, il progressive rock italiano, che dagli anni '70 si distingue per particolarità melodica, compositiva e stilistica: sono stati questi i fattori dominanti dell'ultima e concitata serata dell'edizione numero diciassette di ‘Fasano Jazz'. Dopo variegati appuntamenti, partiti con lo speciale progetto ‘Sul sentiero dei suoni', la rassegna organizzata dal Comune di Fasano con il patrocinio della Regione ha chiuso la stagione 2014 nella serata di ieri (mercoledì 11 giugno), al teatro Kennedy.
Il finale ha coronato con energia il susseguirsi di esibizioni di respiro locale e internazionale, tutte molto apprezzate dal pubblico. L'ultimo concerto in cartellone, poi, ha concentrato un insieme di applausi e consensi rivolti ad artisti di spicco del rock progressivo made in Italy. «Questa è una serata speciale − ha ammesso il giornalista e critico Donato Zoppo prima dello show −. Negli ultimi anni il festival ‘Fasano Jazz' si è distinto per l'interesse verso il progressive, la cui tradizione va avanti grazie alle collaborazioni tra i giganti che hanno fatto la storia e le giovani generazioni».
‘Vox In Progress – Italian prog of ‘70s and more', questo il nome dell'esclusivo concerto portato sul palco fasanese, ha avuto come protagonista la band di Alex Carpani, poliedrico tastierista bolognese noto a livello internazionale. La formazione (composta dallo stesso Carpani in tastiere e voci, Ettore Salati alle chitarre, Giambattista Giorgi al basso elettrico, Alessandro Di Caprio alla batteria e dal cantante Joe Sal) ha dato il via ad una serata esplosiva partendo dai brani del suo ultimo album intitolato ‘4 destinies', a cominciare da The silk road e Sky and sea, per poi portare avanti un viaggio vero le tracce dei dischi del passato. Il gruppo, però, si è arricchito nel corso dell'esibizione ospitando pietre miliari del prog. Primo tra tutti Aldo Tagliapietra − fondatore delle Orme nel 1965, voce e basso del gruppo fino al 2009 – che ha esordito presentando alla trepidante platea alcuni brani del suo ultimo lavoro tra cui la ballata che apre e intitola l'album, L'angelo rinchiuso, e quella che lo chiude, Magnificat. Con il vigore di Gigi Cavalli Cocchi alla batteria (musicista per CSI e Luciano Ligabue), l'amato interprete Tagliapietra ha riproposto brani del passato come Amico di ieri e Sguardo verso il cielo.
La band di Alex Carpani, ha proseguito l'incredibile evento suonando con il batterista Cocchi, con Bernardo Lanzetti (fondatore degli Acqua Fragile e frontman della Premiata Forneria Marconi nel periodo glorioso dal 1975 al 1978) e Lino Vairetti, voce e leader degli Osanna, la cui celebre canzone L'uomo ha esaltato i presenti. A chiudere una perfetta serata in stile rock progressivo è stato una leggenda internazionale: David Cross, eclettico violinista dei King Crimson nella formazione del 1973-74, tutt'oggi attivo sulle scene musicali.
Il risultato di questa elettrizzante unione di talenti, nazionali e non, è stata una serata ad impatto ritmico e compositivo che ha degnamente chiuso una rassegna che, tanti anni, richiede impegno e sforzo ma che riesce sempre a ripagare le fatiche con una pioggia di successi e di apprezzamenti.
di Angelica Sicilia
12/06/2014 alle 06:49:49
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