FASANO JAZZ 2014
Artchipel Orchestra: tra Canterbury e Soft Machine vince la musica
Un vero e proprio evento quello a cui si è assistito ieri sera, 7 giugno, al Teatro Kennedy di Fasano: protagonista la formazione di Ferdinando Faraò e illustri ospiti
FASANO - «E' musica ma è anche un modo di intendere, di esprimersi, un'intenzione, un modo di pensare. E' il momento, l'irripetibile, è quella cosa che ti mette in relazione col passato e ti spinge verso il futuro. Amo il jazz e quella sua oscillazione… è un mondo meraviglioso». Così definiva qualche tempo fa il jazz Ferdinando Faraò, il fondatore dell'Artchipel Orchestra che ieri sera (sabato 7 giugno) ha tenuto un applauditissimo concerto al Teatro Kennedy nell'ambito della 17esima edizione di Fasano Jazz, la rassegna organizzata dal direttore artistico Domenico De Mola per conto del Comune di Fasano. Un omaggio a Canterbury, la cittadina d'oltremanica considerata una delle patrie del progressive, il genere diventato ormai colonna portante della rassegna, almeno per quanto concerne i grandi ospiti. E ieri, al Kennedy, di questi ultimi ve n'erano due in particolare: Keith Tippett e sua moglie, Julie Tippets che festeggiava oltretutto il compleanno (il marito ha anche suonato Happy Birthday al pianoforte). Quanto basta per far spellare le mani agli amanti del genere.
Un progetto esclusivo per Fasano Jazz quello proposto da Faraò che ha fatto sì che giungessero a Fasano i migliori giornalisti del settore tra cui Alessandro Achilli che ha introdotto la serata con Ugo Sbisà. Con oltre 20 elementi elementi sul palco il concerto non ha mai subito cali di ritmo. Anzi. E' stato un crescendo di musicalità ed emozioni. Faraò ha diviso la scaletta in due set diversi. Nel primo ha proposto Fashining water, Arriving twice, Moeris dancing, Big orange (dedicata al grande batterista Pip Pyle) e Moon in june di Robert Wyatt. E poi ecco giungere sul palco Keith Tippet e sua moglie Julie Tippets. La musica dei Soft Machine si è così impadronita del teatro fasanese. E il concetto di orchestra voluto da Faraò è venuto fuori in pezzi come Facelift, Mousetrap, Kings & queens, Noisette e Cider Dance dove la bravura della Tippetts è emersa in tutto il suo splendore.
Dicevamo del concetto di orchestra targato Faraò: tante belle isole (i solisti) che messi insieme formano un arcipelago sonoro (l'orchestra appunto) in bilico tra scrittura e improvvisazione. Tutto all'insegna della grande musica. offerta da un cartellone 2014 che resterà negli annali del Fasano Jazz.
di Redazione
08/06/2014 alle 07:56:53
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