APPROFONDIMENTI ARTISTICO-CULTURALI
Da Napoli a Fasano, la sontuosità del marmo in un libro
Per la XVI Giornata di studio sul Seicento promossa dal Centro Studi 'Valerio Gentile', ieri sera (6 giugno), è stato presentato il nuovo volume della docente universitaria Mimma Pasculli Ferrara
FASANO – «La prima volta che sono entrata nella Chiesa del Purgatorio di Fasano sono stata colpita dallo splendido Altare maggiore realizzato dai maestri marmorari napoletani Carlo e Vincenzo Ferrara nel 1782»: la professoressa Mimma Pasculli Ferrara, docente dell'Università degli Studi di Bari e Presidente del Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia, è voluta partire proprio da questo pregiato esempio di scultura marmorea per presentare al pubblico il volume dal titolo ‘L'Arte dei marmorari in Italia meridionale. Tipologie e tecniche in età barocca' (De Luca Editori d'Arte, Roma 2013). Ieri sera (venerdì 6 giugno), l'intima atmosfera della Chiesa del Purgatorio ha ospitato l'incontro promosso dal Centro Studi ‘Valerio Gentile' in collaborazione con l'istituzione universitaria e il Comitato ‘Giugno fasanese - La Scamiciata' nell'ambito della XVI Giornata di studio sul Seicento. La serata ha di fatto dato il via all'intenso programma di attività culturali che si susseguiranno nei prossimi giorni per l'avvio della Festa Patronale.
Il vicesindaco Gianleo Moncalvo, intervenuto alla serata, ha voluto esporre saluti e ringraziamenti da parte dell'Amministrazione Comunale, definendosi «onorato di poter seguire dall'interno gli appuntamenti che si accingono a partire». Dopo i saluti di Margherita Latorre, presidente della Confraternita del Purgatorio, e l'intervento di Antonietta Latorre sul valore delle suddette Giornate di studio, ha preso la parola l'autrice che, servendosi delle immagini, ha presentato nel dettaglio la sua ultima fatica. Si tratta di un volume corposo e accurato, ricco di suddivisioni tematiche e documentazioni d'archivio inerenti a un materiale di grande pregio, considerato nella sua varia applicazione di intarsio ed intaglio durante il periodo italiano del Barocco e del Rococò: il marmo.
«Il volume vuole approfondire ed esaltare il fenomeno del comune linguaggio nell'Italia meridionale attraverso la sontuosità dei marmi bianchi e colorati – ha rivelato la relatrice − ». L'opera si compone di svariate sezioni (le Vie del marmo, la decorazione marmorea in Italia meridionale, le ‘province napoletane', le tipologie, le tecniche, le botteghe, le Biografie) redatte dopo anni di ricerche e confronti condotti e approfonditi dalla studiosa.
Partendo dalla planimetria della Certosa di San Martino di Napoli, la prof.ssa Pasculli ha mostrato come il marmo abbia adornato i luoghi di culto nel Seicento, caratterizzando inequivocabilmente le chiese come luoghi sontuosi ma pronti ad accogliere tutti i cittadini per la preghiera. Per volere di ricchi committenti e, grazie a talenti della scultura come Giuseppe Sanmartino (di cui si ricorda il celebre Cristo velato conservato nella cappella napoletana di Sansevero), il marmo ha iniziato a rivestire un ruolo predominante nelle strutture private ed ecclesiastiche, conservando nel tempo lo splendore di opere di geniale fattura e valore.
di Angelica Sicilia
07/06/2014 alle 06:19:17
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