FASANO JAZZ
'Sul sentiero dei suoni': mappamondo musicale in ricordo di Ettore Colucci e della prof.ssa Nardelli
Ieri sera, 30 maggio, il prologo dell'edizione 2014 di 'Fasano Jazz' è stato affidato ad un originale progetto che ha coinvolto studenti e musicisti con la direzione del maestro Giuseppe Berlen
FASANO – Sognare, viaggiare, avvicinare persone e popoli lontani: la musica può tutto questo perché «è la vera libertà»: le sue vibrazioni, di qualunque intensità, smuovono l'anima e la mente. Lo ha confermato ‘Sul sentiero dei suoni', spettacolo musicale con cui ieri sera (venerdì 30 maggio), al Teatro Sociale, ha iniziato il suo raggiante percorso la 17esima edizione di ‘Fasano Jazz'. La prestigiosa rassegna, organizzata dal Comune e dedicata al panorama jazzistico e alla cultura musicale, ha avuto un avvio letteralmente magico, segnato da nuove leve e professionisti affermati che insieme hanno creato un prologo di grande intensità. Il progetto, nato da un'idea del maestro Giuseppe Berlen, ha coinvolto 25 alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado ‘G. Bianco – G. Pascoli' di Fasano che, con molta dedizione, si sono esibiti alle percussioni scandendo un emozionante racconto.
‘Sul sentiero dei suoni' è una fiaba moderna, ispirata da un disegno realmente realizzato da una bambina, dove parole e immaginazione trovano la loro voce nei suoni. Un bambino e la sua tammorra a cavallo della luna, protettiva compagna di viaggio, intraprende un'avventura in giro per il mondo, dall'Italia del centro sud verso l'Africa, l'Asia, l'Oriente, l'Oceania, l'America e poi ancora verso il Portogallo, la Spagna, il mondo Celtico e infine il bacino del Mediterraneo. In questo mappamondo immaginario, gli elementi naturali e culturali sono dipinti attraverso i variegati pennelli delle sonorità: in ogni Paese tutto è musica perché, il mondo è, di certo, globale ma resta sempre un villaggio, un posto dove i ritmi uniscono le persone, che siano Indiani d'America o zingari dei Balcani, dove strumenti e voce sono veicoli d'emozione. Il gioco, la semplicità e la purezza infantile sono racchiusi in una favola sonora, scritta e narrata da Pasquale D'Attoma, in cui trovano spazio la fantasia e la multiculturalità, la storia della musica e la passione per le percussioni, la stessa che ha animato la giovanissima ensemble di studenti salita sul palco accanto ad affermati musicisti: Domenico Poteca (didgeridoo), Gianni Gelao (cornamusa, flauti, armonica), Roberto Ottaviano (sassofono), sotto la direzione del M° Berlen.
«‘Fasano Jazz' è un classico molto apprezzato anche al di fuori delle mura cittadine; è una manifestazione che riesce a deliziare i palati dei cultori della musica – ha ribadito l'assessore Renzo De Leonardis prima dello spettacolo −. Questa sera sono felice che siano protagonisti i ragazzi: dedichiamo il loro impegno alla compianta prof.ssa Nardelli». Il maestro Berlon, dopo aver ringraziato l'Amministrazione Comunale, il direttore artistico di ‘Fasano Jazz' Domenico De Mola, i suoi colleghi musicisti, i ragazzi e i genitori, ha voluto ribadire la volontà di omaggiare con questo spettacolo l'amata docente ma anche il talentuoso Ettore Colucci, grande appassionato di musica prematuramente scomparso. Ancora una volta, l'abbraccio musicale è riuscito a mostrare la sua potenza.
di Angelica Sicilia
31/05/2014 alle 05:51:39
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