TESTIMONIANZA RELIGIOSA
Paolo Brosio confessa la sua svolta mistica per la rassegna 'Primavera d'autore'
In un incontro, ieri 18 maggio, il noto giornalista ha parlato al pubblico della sua personale esperienza di conversione dopo momenti di trasgressione e sofferenza
FASANO - È stato un vero e proprio racconto a cuore aperto quello presentato al pubblico dal giornalista Paolo Brosio nella serata di ieri (domenica 18 maggio), all'Hotel Sant'Elia di Fasano. La rassegna ‘Primavera d'autore', organizzata da Mario Valentino e dall'Amministrazione Comunale, ha ospitato il noto personaggio televisivo divenuto testimone di una conversione esistenziale che, da una vita di successi e trasgressioni, lo ha portato ad avvicinarsi alla preghiera e ai valori cristiani. All'appuntamento, moderato da Palmina Cannone, hanno partecipato autorità civili e politiche ed un numeroso pubblico interessato ad ascoltare le esperienze dell'ospite.
Paolo Brosio, volto della comunicazione giornalistica italiana da più di un trentennio, ha di recente pubblicato il volume ‘Raggi di Luce. La più grande inchiesta su guarigioni, miracoli e apparizioni mariane' (Piemme), un testo da cui emerge tutto il suo intenso rapporto con la fede. Per poter presentare questo lavoro, l'autore ha voluto esporre agli ascoltatori una cronaca emozionata sulla verità della sua storia che trova il punto più alto del suo splendore proprio nella località di Medjugorje, da lui definita «un pezzo di Paradiso caduto dal cielo».
I traguardi professionali, le donne, il denaro e l'ambizione hanno popolato buona parte della vita dello scrittore; ad un certo punto, però, le colonne portanti di tutti i successi hanno iniziato a vacillare con l'irrompere del dolore. Il padre muore, lo stabilimento balneare nonché famoso locale notturno creato con gli amici Flavio Briatore e Marcello Lippi a Forte dei Marmi è devastato da un incendio e la moglie aspetta il figlio di un altro uomo: il baratro di Brosio ha inizio da queste gravose vicende, fino a sprofondare nello stordimento e nella droga. A porre fine al precipizio è una nottata, quella in cui, dopo un momento di divertimento esasperato, lo scrittore percepisce una voce femminile che lo esorta a pregare l'Ave Maria.
Con commozione, Brosio ha ricordato al pubblico quegli attimi e il successivo avvicinamento alla Chiesa dopo un incontro con Don Ferruccio, il prete del Santuario della Consolata di Torino che «prese su di sé le mie debolezze umane proteggendomi in un abbraccio paterno – come ha commentato il protagonista nel corso del suo intervento - ».
La svolta mistica del cronista è stata sugellata il 2 febbraio 2009 con il primo pellegrinaggio a Medjugorje: inizia da qui una nuova vita dedita alla Madonna, alla divulgazione dei miracoli da Lei compiuti e alla diffusione della sua personale esperienza, testimonianza di una conversione attuata per volere di Dio. Dal dolore comprendiamo di essere tutti uguali – ha concluso Paolo Brosio −; quando mi sono avvicinato alla Madonna ho sentito che le mie pene diminuivano attraverso la preghiera, arma potente contro il male».
Attraverso le opere scritte e l'impegno in prima persona, Brosio intende trasmettere l'importanza del pregare e dell'affidarsi a Dio e ai Santi così da poter affrontare serenamente la vita e le difficoltà che la ostacolano e la tormentano.
di Angelica Sicilia
19/05/2014 alle 06:34:27
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