RASSEGNA TEATRALE
'Una storia che non sta nè in cielo nè in terra' raccontata ai piccoli spettatori del Teatro Sociale
Per la rassegna teatrale 'Springtime', organizzata dall'Associazione 'Babele', la poliedrica Daria Paoletta ha rappresentato una leggenda popolare dedicata al mare
FASANO – Il teatro è un'arte magica e il suo fascino riesce a catturare chiunque, bambini compresi. Ieri pomeriggio (sabato 26 aprile), i piccoli spettatori giunti al Teatro Sociale di Fasano per la rassegna ‘Springtime', con le loro risate e i loro applausi hanno dimostrato un forte apprezzamento per lo spettacolo ‘Una storia che non sta nè in cielo nè in terra' portato in scena per la sezione Teatro Ragazzi dalla Compagnia Burambò. Una bravissima Daria Paoletta, unica artista sul palco, ha letteralmente incantato la platea con una fiabesca interpretazione di ‘La sposa sirena', una leggenda resa in racconto di fantasia dallo scrittore Italo Calvino.
Quella rappresentata è stata, appunto, ‘Una storia che non sta nè in cielo nè in terra': la sua ambientazione, infatti, è il mare, sfondo dell'intera vicenda ma anche personaggio di grosso rilievo. Non a caso, l'antica storia narrata fa parte del folklore popolare della città di Taranto. I due giovani sposi Marionna e Cataldo sono i protagonisti. La fanciulla trascorre le sue giornate ad aspettare che il suo amato, marinaio, torni dal lavoro in mare; rientri e partenze scandiscono la loro vita matrimoniale fino a quando, stanca di aspettare, Marionna decide di fuggire con il re. Non pensa alle conseguenze, né alle comare del paese che fanno calunnie sul suo conto. Cataldo, giunto nuovamente sulla terra ferma, pensa di vendicarsi con un folle gesto e getta in mare aperto sua moglie. Marionna, tuttavia, non perde la vita ma viene trasformata in una splendida sirena, una creatura per metà umana e per l'altra pesce. Sarà proprio lei a salvare il marito dal canto mortale delle altre sirene e, per questo, Cataldo le promette la salvezza. I due sposini, uniti in un progetto, riescono ad ingannare le altre sirene con un fiore speciale che conduce loro nuovamente al ‘paradiso': la felice e serena vita matrimoniale.
La fiaba, come da tradizione, si conclude con un lieto fine trasmettendo una morale basata sul perdono e sull'amore. Con una perfetta mimica e un'affascinante voce, Daria Paoletta è riuscita a impersonare i diversi personaggi e a creare, con un solo oggetto di scena (una sedia), l'atmosfera ideale per narrare una storia diretta, fatta di verità e di invenzione, un'esperienza unica per i bambini incantati dalla fiaba e dalla stessa talentuosa e dolce attrice sul palcoscenico.
Per concludere, una nota di merito va all'Associazione 'Babele' che ha voluto inserire in cartellone uno spazio dedicato anche ai più piccoli, con la speranza che possano iniziare a coltivare interesse e passione per l'arte teatrale e che le prossime occasioni possano suscitare interesse da parte di un numero di bambini sempre più grande.
di Angelica Sicilia
27/04/2014 alle 05:51:52
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