RAPPRESENTAZIONE SACRA
La Passione di Cristo in scena nelle vie di Fasano
Ieri sera (domenica 13 aprile) l'Anspi ha rappresentato la sua suggestiva Via Crucis vivente nel centro cittadino
Foto Michela Di Leo
FASANO – “Non c'è solo la morte, ma c'è anche la speranza e la resurrezione”: con questa frase ha avuto inizio la XII edizione della Via Crucis vivente, inscenata ieri sera (domenica 13 aprile) dall'Anspi dell'Oratorio del Fanciullo nel centro cittadino; le strade di Fasano hanno fatto da sfondo per la rappresentazione della passione di Cristo: il racconto evangelico è diventato lo spunto per riflettere sui tormenti dell'uomo e sulle difficoltà quotidiane che si possono superare solo nel sostegno reciproco.
Gli ultimi giorni della vita di Gesù sono stati drammatizzati in piazza Mercato Vecchio: il figlio di Dio, sottoposto alle tentazioni di Satana (denaro, sesso e male), non cede e continua a perseguire la strada del bene; Egli si manifesta con miracoli, guarendo i malati e moltiplicando i cibi, accoglie gli orfani e redime la Maddalena, finché non viene tacciato come impostore e falso profeta. In un susseguirsi di suggestivi quadri, gli attori hanno reinterpretato la lavanda dei piedi, l'ultima cena e il tradimento di Giuda, la visita a Ponzio Pilato e, amaramente, la condanna della folla.
Per conferire veridicità alla recita Gesù, portando la croce in spalla e la corona di spine sul capo, ha simulato il suo percorso fino al Calvario percorrendo corso Vittorio Emanuele, piazza Ciaia, via Carlo Alberto e via s. Francesco fino a piazzale Aldo Moro (sul sagrato della chiesa di s. Francesco da Paola): il Cristo, frustato e maltrattato dai soldati romani, viene infine crocifisso assieme ai due ladroni.
La rappresentazione è stata accompagnata da momenti di preghiera e di importante meditazione: lungo il tragitto, infatti, erano sistemate postazioni di sodalizi fasanesi che hanno un rilevante ruolo sociale, svolgendo attività di aiuto e di ricerca; in particolare, hanno partecipato: l'associazione di volontariato “Area Celsi”, la sezione locale dell'Ant, la Croce Rossa di Fasano, la casa famiglia “s. Damiano” di Taranto, l'Unitalsi, il Movimento per la Vita, l'Aido, l'Avis, l'associazione “Flavio Arconzo - Vittime della strada e della giustizia” e l'associazione culturale “Le Nove Muse”. Ognuno di questi partner ha letto un pensiero di conforto e di amore rivolto alla collettività.
La Via Crucis si è conclusa con parole di profondo significato: il Cristo risorto ha esortato: «Non lasciatevi rubare la speranza»; è lo stesso pensiero, di cui si è appropriato papa Francesco, che chiudeva il presepe vivente inscenato dall'Anspi a Natale, sempre nel centro cittadino: i ragazzi, insomma, in un continuum di fede e di valori, hanno rinnovato il loro messaggio fiducioso nei confronti della vita e della cristianità.
di Antonella Argento
14/04/2014 alle 06:20:55
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