31STAGIONE CONCERTISTICA
Uno straordinario Massimo Ranieri a Fasano per il 'Viviani Varietà'
Ieri sera, 20 marzo, Fasanomusica ha portato sul palco del teatro Kennedy il talento di un grande interprete italiano, protagonista del 'Varietà' dedicato al cantante, attore e commediografo napoletano Raffaele Viviani
FASANO – Soltanto Massimo Ranieri, con le sue ben note doti canore e con le sue sorprendenti qualità interpretative, avrebbe potuto far rivivere, artisticamente parlando, il poliedrico Raffaele Viviani, le sue melodie e la sua innovativa idea di teatro. In uno spettacolo, intitolato appunto ‘Viviani Varietà', il famoso cantante napoletano ha perfettamente vestito i panni artistici e umani di Viviani, uno dei più celebri macchiettisti della drammaturgia italiana che fu anche compositore, commediografo e poeta. È accaduto nella serata di ieri (giovedì 20 marzo), in uno stracolmo teatro Kennedy di Fasano: la trentunesima stagione concertistica di Fasanomusica ha ospitato la rappresentazione, in due atti, diretta da Maurizio Scaparro.
Nel ‘Viviani Varietà' la vicenda è ambientata sul piroscafo Duilio che, nel 1929, condusse realmente Raffaele Viviani e la sua compagnia a Buenos Aires per l'inizio della tournée in America Latina. La scena, collocata in una sezione dell'imbarcazione da cui si intravede l'oceano, inquadra il viaggio della speranza che, l'insieme di teatranti intraprende accanto a tanti altri emigranti italiani, desiderosi di fuggire dalla crisi economica per costruirsi un nuovo avvenire. Sul palcoscenico galleggiante, il direttore Viviani-Ranieri dirige un gruppo di artisti del popolo che mette in scena ritratti tragici e comici di una parte della società partenopea: venditori ambulanti, prostitute, vagabondi, ladri e poveri.
Ogni membro del gruppo prova i suoi numeri, compreso il Maestro, che concentra in sé l'ottimismo per un futuro più prospero e la malinconia per la lontananza dal suo Paese da cui spera di fare presto ritorno. Una dopo l'altra si susseguono le canzoni del capocomico Viviani: So Bambenella ‘e copp'e quartiere, Lavannarè, O guappo ‘nnammurato, 'O tammurraro , 'A feste 'e Piedigrotta, L'aquaiuolo e tanto ancora. Al primo atto, quello comico e spontaneo delle prove, fa seguito il varietà vero e proprio, messo in piedi per festeggiare l'arrivo all'equatore.
I brani, la musica dell'orchestra, la prosa, il ballo, le macchiette comiche costruiscono lo spettacolo teatrale facendo sì che la nostalgia e le amarezze siano bilanciate dal divertissement. Non sono mancati i riferimenti alla biografia di Raffaele Viviani, tra cui l'interpretazione del suo cavallo di battaglia Scugnizzo, le citazioni della collaborazione con la compagnia Za-Bum e della moglie Maria, ma anche le aspirazioni drammaturgiche che lo portarono alla definizione di un genere performativo mai conosciuto prima: il varietà popolare.
Con il monologo-canto 'O sapunariello, un Ranieri vestito di stracci ha dato sfoggio finale alle sue abilità di cantante e interprete di talento, capace di sedurre completamente il pubblico ad ogni mossa o nota emessa. Molto bravi anche i giovani artisti in scena con lui, voci napoletane potenti e performer dotati nel comico e nel tragico (Ernesto Lama, Roberto Bani, Angela De Matteo, Mario Zinno, Ivano Schiavi, Ester Botta, Rhuna Barduagni, Antonio Speranza, Simone Spirito, accompagnati da una piccola orchestra).
di Angelica Sicilia
21/03/2014 alle 06:51:36
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