L'estro della pianista coreana Ilia Kim incanta Fasanomusica

FASANO – L'ottava serata organizzata dalla trentunesima edizione di Fasanomusica ha avuto come protagonista il fascino orientale di Ilia Kim. Nella serata di ieri (giovedì 13 marzo), al teatro Kennedy di Fasano, la stagione concertistica ha presentato l'esibizione della pianista di origine coreana, professionista che vanta un'intensa attività nel mondo, come solista e accompagnata da rinomate orchestre.

Il concerto della musicista è stato preceduto da una rigorosa presentazione dei brani curata dal musicologo (e marito dell'interprete)  Piero Rattalino. «Nella prima parte del concerto – ha introdotto l'esperto  –, le sonate sono dei drammi caratterizzati da un forte contenuto poetico ed esplicitano una visione del mondo in cui distinguiamo il divino, l'umano e il demoniaco». Difatti, Ilia Kim ha eseguito la Sonata in fa minore op.7 n.3 di Clementi e la Sonata in si minore di Listz: quest'ultima, della durata di trenta minuti, ha espresso in un solo tempo la tensione emotiva del Faust di Goethe.

Più gradita è stata la seconda parte della serata, nella quale la pianista ha dato spazio a due tragedie, ossia Morte di Isotta di Wagner - Listz e Sonata in fa minore op.57, Appassionata, di Beethoven. Con questa coppia di composizioni, in particolar modo, l'artista ha mostrato tutto il suo talento.

Al termine dei brani in programma, la Kim ha generosamente offerto tre 'extra': Notturno di Chopin, Vienna Soirée di Gardiner e, per finire, Rosamunde di Shubert. Il pubblico, più esiguo rispetto ai passati eventi, ha apprezzato l'esibizione della pianista. Nota dolente è stata la consueta foga - dimostrata da alcuni spettatori -  nell'uscire da teatro a luci accese, con l'artista ancora intenta ad omaggiare i presenti con i suoi bis.