CERIMONIA DI PREMIAZIONE
Premio Letterario 'Donna' 2014: tante novità e numerosi premi agli scrittori fasanesi
Nel giorno della Festa della donna, l'evento organizzato dal Cif di Fasano ha assegnato riconoscimenti ad autori di poesie e prose inedite provenienti da ogni parte d'Italia
FASANO – Un emozionante pensiero collettivo sul femminicidio scaturito dalle riflessioni poetiche e musicali sulla violenza inflitta alle donne, affidate a quattro giovani talenti (Maristella Curri, Renato Murri, Marco Leone e Lucia Carparelli), ha aperto la cerimonia di premiazione del concorso letterario ‘Donna' indetto dalla sezione di Fasano del Centro Italiano Femminile e patrocinato dal Comune. Nella giornata dedicata alle donne, ieri (sabato 8 marzo), un affollato Teatro Sociale ha ospitato la manifestazione che da 26 anni riesce a coniugare riflessione e cultura, impegno sociale e determinazione. E in questi lunghi anni d'attività non sono mancate le soddisfazioni: l'ultima in ordine di tempo è la medaglia di rappresentanza ricevuta in dono dal Presidente della Repubblica Napolitano.
Il Premio Letterario ‘Donna' del 2014 è stato caratterizzato da tante novità. Ad enunciarle al pubblico è stata proprio Mina Corelli, nuova presidente del Cif, che ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell'evento e, in particolare, la presidente uscente Maria Martellotta «per aver insegnato l'importanza dell'impegno gratuito». Altra presenza inedita sul palco è stata quella della giornalista Claudia Bruno, conduttrice della serata. L'aspetto innovativo del concorso, invece, è stato l'introduzione del ‘Premio di sala' che ha permesso al pubblico di esprimere la propria preferenza tra cinque componimenti selezionati dalla giuria.
Anche per questa edizione, alla commissione (composta dai professori Achille Chillà, Mina Corelli, Michele Iacovazzi, Mariella Muzzupappa e Rita Sovrani) è toccato il compito di scegliere gli elaborati migliori tra i 264 lavori giunti da tutta Italia, con crescente interesse da parte delle giovanissime penne del territorio. Diversi sono stati i temi trattati dagli autori: l'amore, la morte, la follia, lo scorrere del tempo, la maternità e tanto altro.
La sezione giovani, ha visto trionfare gli scritti di due studentesse fasanesi: Francesca Ditoma ha conquistato il secondo posto con L'ultimo sorriso mentre il primo premio è andato a Serena Ancona autrice de I sentieri delle camelie, scelto in quanto «racconto di poche convulse ore e soprattutto di quell'attimo che può cambiare la vita. Due donne di fronte ad un bivio e un uomo all'altare, mentre le camelie piangono e il cielo sorride. Il testo è costruito con sapiente tecnica, parte dal discorso diretto per articolarsi poi in brevi ma intense sequenze narrative e riflessive che creano effetti di attesa e pathos crescente e trattano un tema attuale con sensibilità e delicatezza». Il terzo posto è stato attribuito alla poesia Storia di un pianoforte di Chiara Alfonzetti di Francavilla. Segnalazioni di merito per due componimenti, sempre ideati da giovani donne di Fasano: Io, tu di Rosachiara Monopoli e Storia di una missionaria di Sara Grottini.
La sezione poesia si è aperta con la menzione speciale conferita al professionista fasanese Giovanni Quaranta, autore della lirica in vernacolo fasanese intitolata Alla memoria di mia madre. Davide Rocco Colacrai di Arezzo ha ricevuto il terzo premio per Canto per Aleppo, il secondo premio è stato destinato a La altre donne di Enzo Bacca di Campobasso. La giuria ha deciso di assegnare il primo premio a Mauro Barbetti di Osimo, scrittore di Amore alla fine del tempo con la seguente motivazione: «la lirica pennella i tratti di un amore ormai avanzato negli anni che si articola tra pause e silenzi, tra il ricordo fugace del cammino fatto insieme e la presenza incombente della morte […]».
Infine, per la sezione dedicata alla prosa, il componimento Fotogrammi di Armida Massarelli di Modugno si è aggiudicato il terzo premio; il secondo posto è stato conferito a L'albero di melograno della napoletana Silvana Aurilia. La toccante Viola di primavera di Fabio Muccin di Pordenone ha sbaragliato tutti meritando il primo premio poiché «è la lettera intensa ed emozionante di una donna che oscilla tra opposti stati d'animo, tra speranze prima perse e poi ritrovate, tra un inverno raggelante e la primavera della rifioritura, tra un'inesorabile malattia e l'attesa di una nuova vita. Lo stile si tiene costantemente alto, si avvale di un'aggettivazione minuziosa e di una scrittura metaforica, l'autore ricerca la partecipazione emotiva del lettore e un ideale di catarsi nella forma». Questa composizione ha ottenuto anche il maggior numero di voti dal pubblico e si è portato a casa anche lo speciale ‘Premio di Sala'. Per questo ambito, la menzione speciale è stata attribuita a Dietro le mani di Grazia D'Altilia di Vico del Gargano.
La cerimonia di premiazione ha registrato in chiusura i saluti del presidente del Cif provinciale Rita Sovrani e di quello regionale Stefania Caione. Il sindaco Lello Di Bari, invece, ha espresso i suoi personali auguri e complimenti al Premio e al sodalizio organizzatore, ribadendo che «il Teatro Sociale, in quanto culla culturale della città, è la location ideale per il Premio Donna consacrato anche a livello nazionale. Maria Martellotta – ha aggiunto il Primo Cittadino – rimarrà la presidente emerita del Cif».
di Angelica Sicilia
09/03/2014 alle 06:41:25
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