CONCERTO FASANOMUSICA
Fasano applaude il virtuosismo del pianista Andrea Bacchetti
La trentunesima stagione di Fasanomusica ha ospitato ieri, 20 febbraio, il concerto 'Da Bach a Scarlatti' del talentuoso musicista genovese
FASANO – Due mani che sfiorano un pianoforte possono riprodurre grandi melodie. Lo ha dimostrato il musicista Andrea Bacchetti, salito con il suo strumento musicale sul palco del teatro Kennedy di Fasano per un nuovo appuntamento della stagione di Fasanomusica. Nella serata di ieri (giovedì 20 febbraio), il pianista genovese ha eseguito il concerto ‘Da Bach a Scarlatti', suonando con estrema maestria dei brani particolarmente complessi.
Bacchetti al piano è un vero portento. Ascoltarlo dal vivo conferma gli apprezzamenti e i successi che ha ottenuto in festival e concerti internazionali nel corso della sua carriera. Avvicinatosi quasi in punta di piedi al pianoforte, l'artista ha iniziato ad eseguire la sezione del concerto dedicata a J.S. Bach: Toccata in mi minore BWV 914, Aria con 30 variazioni e le Variazioni Goldberg BWM 988, omettendo i ritornelli perché «essi creano difficoltà all'ascoltatore – ha sottolineato il musicista stesso - ». In questa prima parte dell'esecuzione, inoltre, sono stati aggiunti tre brani tratti dal quaderno intitolato Piccolo libro di Anna Magdalena, una raccolta di musiche che Bach dedicò a sua moglie.
Altrettanto leggiadra ed evocativa è stata la parentesi dedicata al clavicembalista e compositore barocco Domenico Scarlatti. Per Fasanomusica, il pianista genovese ha suonato cinque sonate contenute nel manoscritto originale, conservato nella Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia e recentemente restaurato. «I musicisti sono abituati a studiare dalle ristampe ma, quando si tratta di musica barocca, è più sano attingere ai manoscritti originali, meno compromessi da terzi – ha rivelato Bacchetti - ».
Dopo una raffinata riproduzione che ha mostrato le capacità di un giovane pianista, in grado di suonare senza sosta e di eseguire anche brani di estremo virtuosismo, il protagonista ha voluto regalare ben tre bis al pubblico. In più, con umiltà e semplicità, il musicista ha cercato di spiegare la complessità delle variazioni suonate e le particolarità tecniche dei brani, rivelando anche le storie celate dietro la composizione delle musiche di Bach e Scarlatti. Insomma, quello di ieri è stato un concerto che ha unito pratica e teoria, attraverso le parole e soprattutto attraverso il talento di un timido ma esperto pianista.
di Angelica Sicilia
21/02/2014 alle 00:57:00
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