RAPPRESENTAZIONE SACRA
Bagno di folla per il presepe vivente dell’Anspi nel centro storico di Fasano LE FOTO
È stata inaugurata ieri la particolare rappresentazione sacra che quest'anno aveva come tema la speranza
FASANO - Un cammino di speranza e di fede. È questo il presepe vivente organizzato dall'Anspi ieri sera (venerdì 27 dicembre) nel centro storico di Fasano: un susseguirsi di figure in cui la materia sacra si mescola a quella profana, per attualizzare il messaggio evangelico e riscoprire i valori più autentici e i sentimenti cristiani. La rappresentazione è stata inaugurata con la visita del sindaco Lello Di Bari e dell'assessore comunale Laura De Mola. Il percorso ha avuto inizio in piazza Mercato vecchio, dove è ubicata la “croce dei giovani”, simbolo di rinascita e salvezza e dono di scambio tra le diocesi, così chiamata perché reca incisi i nomi dei tantissimi ragazzi che l'hanno custodita.
Nell'itinerario si attraversano vari momenti di riflessione: i figuranti rivolgono un pensiero e un gesto d'amore “a coloro che non contano niente”, “a coloro che non trovano pace”, “a coloro che sono emarginati”, “a coloro che soffrono nel corpo”, “a chi non ha il coraggio di cambiare”, “a quanti sono immigrati” (sono questi alcuni dei titoli delle scenette). Ai numerosi personaggi si affiancano i rappresentanti delle associazioni, che raccontano le loro esperienze concrete di aiuto e di sostegno per le persone in difficoltà: la Croce Rossa Italiana, l'Ant, Area Celsi, la Casa-famiglia “S. Damiano” di Taranto, l'Unitalsi, l'Aido e l'Avis, la Casa di prima accoglienza “Madre Teresa”.
I visitatori incontrano, nel tragitto, una Madonna “moderna”, ossia una ragazza-madre che si chiede come poter crescere un figlio inaspettato: in questa situazione tipica s'inserisce l'intervento di un altro sodalizio, il “Movimento per la vita”, che assiste le mamme disagiate e “quanti sono chiamati alla vita”. Man mano che ci si avvicina alla mangiatoia, crescono i messaggi positivi: l'associazione “Flavio Arconzo – Vittime della strada” si fa promotrice di giustizia e di ricordo e, nella grotta del bambinello, Gesù nasce per salvare l'umanità intera.
Davvero suggestiva la scena con la quale si chiude il percorso: papa Francesco che ripete a gran voce ai suoi fedeli “non lasciatevi rubare la speranza”. Nel presepe vivente si rievocano alcuni vecchi mestieri: l'arrotino (“ù Lämafurce) , il calzolaio (“ù Scarpär”), il falegname (“ù Mest d'àsc”). Donne d'ogni età sono impiegate per la produzione delle orecchiette e delle “ramasole” (grappoli di pomodori da appendere al soffitto) e non mancano degustazioni di pettole, bruschette e formaggi. Insomma, la rappresentazione organizzato dall'Anspi riesce a coniugare passato e presente, avvicinando e mostrando al nostro tempo le usanze e le tradizioni dei nonni e dei fasanesi in genere. A tutto ciò si aggiunga il percorso di speranza che porta i visitatori al Salvatore: ne risulta uno spettacolo suggestivo e di riflessione.
Il presepe vivente Anspi sarà ripetuto anche questa sera (sabato 28 dicembre) e domani (domenica 29 dicembre), a partire dalle ore 20.
di Antonella Argento
28/12/2013 alle 00:13:07
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