TRADIZIONE ULTRAVENTENNALE
La fede più forte del maltempo: inaugurato il presepe vivente di Pezze di Greco LE FOTO
Tra spiritualità e memoria contadina, si ripropone l’itinerario storico, culturale e religioso di Lama del Trappeto
FASANO I Vangeli raccontano con dovizia di particolari l'atmosfera in cui venne al mondo Gesù e, dopo più di duemila anni, il bambinello è “nato”, ancora una volta, sotto la pioggia battente, in un luogo rupestre unico e accogliente in cui un bue e un asinello riscaldano col loro fiato l'aria umida e fresca. La suggestiva e autentica rappresentazione del presepe vivente è quella di Pezze di Greco, giunta alla sua 27esima edizione, inaugurata questo pomeriggio (giovedì 26 dicembre) nel sito di Lama del Trappeto alla presenza del parroco di Maria Santissima del Carmine di Pezze di Greco Francesco Zaccaria (presidente dell'associazione culturale organizzatrice) e dell'assessore comunale Laura De Mola.
Oltre 300 figuranti sono dislocati lungo il percorso che, attraverso gli antichi mestieri e gli angoli gastronomici, porta alla grotta principale. L'intero sito campestre è occupato da postazioni all'aperto con animali d'ogni genere (cavalli, asini, pecore e agnellini) che si affiancano alle baracche del massaro, del maniscalco, del “beccaio” (macellaio) e degli “artieri” (artigiani) in genere. Passeggiando per l'itinerario storico, si ritrovano professioni abituali (fornaio, farmacista, fabbro) e s'incontrano numerose donne d'ogni età intente a preparare prelibatezze pugliesi (pettole, cartellate, orecchiette), sistemare le “ramasole” (grappoli di pomodori da appendere al soffitto), oltre che, come da vecchia usanza, tessere e filare. Nella rappresentazione non mancano il folclore e la calorosità del popolo, che balla e canta in vernacolo accompagnandosi con nacchere e tamburelli, ed anche nella location tipica della tradizione pugliese, il Trappeto, un fisarmonicista rallegra l'ambiente in cui un mulo tira la macina per la pressa delle olive e la raccolta dell'olio filtrante dai fiscoli.
Un versetto di Isaia è affisso all'ingresso della mangiatoia: “… ecco il vostro Dio. Egli viene a salvarvi”: si giunge così alla grotta più importante in cui un bambinello è adagiato sulla paglia e rappresenta il Salvatore che ogni visitatore attende nel prolungato cammino. “Gesù, dimora in noi, perché nella nostra vita fiorisca la Tua”, si legge sulla culla. Il presepe vivente di Pezze di Greco, conosciuto ormai in tutto il mondo per il realismo delle scene e per la particolarità della rappresentazione (che non lascia nulla al caso), sarà aperto al pubblico anche il 28 e 29 dicembre e l'1, 5, 6 gennaio, a partire dalle ore 16. Un modo per rivivere la memoria contadina e la spiritualità umile e sincera degli uomini d'altri tempi.
di Antonella Argento
26/12/2013 alle 21:56:38
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