INIZIATIVA CULTURALE
Alla palermitana Roberta Mantegna la 17esima edizione del premio internazionale di canto lirico 'Valerio Gentile'
La bravura dei sei finalisti ha confermato l'altissimo livello raggiunto dalla manifestazione che puntualmente si tiene il 9 dicembre
FASANO - Sono trascorsi oltre 20 anni da quel 14 marzo 1993 in cui Valerio Gentile, allora 17enne, venne trovato assassinato. Un omicidio ancora senza colpevoli. Ma Valerio, per la sua famiglia, non è mai morto. Il suo amore per la cultura continua ad essere portato avanti da papà Nicola e mamma Antonietta con manifestazioni che hanno raggiunto altissimi livelli qualitativi. Un premio letterario per giovani scrittori e soprattutto il premio internazionale di canto lirico che ieri (lunedì 9 dicembre) ha visto tenere, nella chiesa del Purgatorio, la serata finale della 17esima edizione. E' bene ricordare che la data non è scelta a caso: il 9 dicembre è il compleanno di Valerio.
Sei i finalisti esibitisi davanti ad una giuria qualificatissima. A presiederla il maestro ungherese Jamos Acs che per anni ha diretto i tre tenori per eccellenza: Luciano Pavarotti, Placido Domingo e José Carreras. Insieme a questo mostro sacro anche Domenico Colaianni per il Conservatorio di Bari, Ettore Papadia per il Conservatorio di Monopoli, Paola Romanò per il Centro Studi "Valerio Gentile" e Massimo Felici per l'associazione "Euterpe". Dopo l'introduzione di Margherita Latorre e i saluti di Nicola Gentile e del sindaco Lello Di Bari spazio, ai sei finalisti selezionati nella stessa mattinata. A vincere la 17esima edizione del premio internazionale di canto lirico “Valerio Gentile” è stata il soprano Roberta Mantegna di Palermo che ha proposto “Come in quest'ora bruna” (da “Simon Boccanegra” di Giuseppe Verdi) e “Al dolce guidami, castel natio” (da “Anna Bolena” di Gaetano Donizetti).
Al secondo posto si è classificato il tenore Francesco Castoro di Grumo Appula (Bari) che ha cantato “M'apparì tutt'amor” (da "Martha" di Friedrich Von Flotow) e “Inosservato penetrava... Angelo casto e bel"” (da “Il Duca d'Alba” di Gaetano Donizetti). Al terzo posto il soprano lucano (da Policoro) Filomena Fittipaldi che ha invece offerto al pubblico “Tu che di gel sei cinta" (da "Turandot" di Giacomo Puccini) e “Je dis que rieu ne m'épouvante” (da “Carmen” di Georges Bizet). Al primo classificato è andata una borsa di studio dal valore di 1500 euro, al secondo di 1000 euro e al terzo di 500 euro. Gli altri finalisti sono stati il sudcoreano Park Byeongjun, la molfettese Ester Facchini e la francese Charlotte Martin.
Novità 2013 del premio è stata quella di proporre come ospite, in attesa delle decisioni della giuria, uno dei vincitori delle passate edizioni affermatisi ormai a livello nazionale e internazionale. Ieri sera si è esibita il soprano Francesca Ruoppo che, accompagnata al pianoforte da Raffaella Migailo, ha proposto "Morgen" di Richard Strauss, "C" di Francis Poulenc e "Ritorna vincitor" dall'Aida di Giuseppe Verdi.
di Alfonso Spagnulo
10/12/2013 alle 07:47:26
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