TEATRO AMATORIALE
'In due nel deserto' per il gran finale del festival 'Di scena a Fasano'
L'originale rappresentazione, fuori concorso, è stata proposta dalla Compagnia del Mulino di Valenzano
FASANO - Un intrecciarsi di vicende condito da un veloce trasformismo. Si è concluso, premiazione a parte, con la messa in scena fuori concorso di "In due nel deserto (Aspettando Godò con l'accento sulla o)" della Compagnia del Mulino di Valenzano la quinta edizione del festival di teatro amatoriale "Di scena a Fasano" organizzato dal gruppo di attività teatrali Peppino Mancini. Un lavoro tutto al femminile se consideriamo il cast composto da Alessia Matera, Sara Leuzzi, Anna Quero, Federica Malerba e Daniela Frisullo. La trasposizione dell'opera e la regia sono state curate da Ninni Matera.
La storia narra di una coppia di strani vagabondi in un deserto, Estro e Vlad, che si incontrano in un luogo perché convocati da un debitore comune. Mentre attendono si imbattono dapprima in Spav, uno spaventapasseri terrorizzato da un energumeno di nome Bombo, poi essi stessi incontrano l'omaccione che terrorizza tutti quanti con la minaccia di un cannone che tiene ben celato. Una sola persona riesce a spaventarlo: una ragazza che, ricordandogli i suoi obblighi familiari e genitoriali vorrebbe da lui un risarcimento. "Per la verità il deserto è solo annunciato -dice il regista Matera -, esiste solo nelle parole, perché in realtà lo spazio è popolato da gente che si relaziona, si teme, si cerca e si sfugge. Al contrario degli ovvi progenitori beckettiani, Estro e Vlad hanno un preciso scopo, un motivo ben più prosaico per attendere il loro Godò. Si badi bene, con l'accento sulla o. Ciò sta a indicarci che si tratta di ben altro rispetto al Godot che due clochard attendono vicino ad un albero in una scena vuota e chiusa, uno sconosciuto che non arriva mai. Qui non c'è la coppia crudele del servo e del padrone, uniti dalla frusta e dal capestro, ma personaggi ben più concreti con preoccupazioni più borghesi che si profilano appena e poi scompaiono nell'alone artificioso di cui si ammantano. Un labirinto inestricabile di relazioni utilitaristiche, a volte meschine che fa da sfondo a situazioni assurde, ma allusive a un quotidiano affollato di piccoli intrighi e proprio per questo ben lontano dalla situazione nella quale non accade nulla. Al modello beckettiano si contrappone la ossessionante ricerca di piccole occasioni di dispute senza costrutto, di un sia pur piccolo motivo per rimbeccarsi l'uno con l'altro. Emergono tutte le piccole diffidenze, gli egoismi, i malumori, le sopraffazioni e le paure anche se ogni tanto poi affiora l'anelito a unirsi, ad affratellarsi. Rimangono gli importanti affarucci da risolvere, le dispute da risolvere, le piccole vendette da portare a termine".
n un mondo a volte fantasioso, quasi sempre grottesco, i personaggi si muovono in un guazzabuglio di discussioni, considerazioni, litigi e dichiarazioni di amicizia. Canzoncine interrompono l'azione scenica per sottolineare i passaggi da un quadro all'altro (saranno dodici in tutto) con "una sorta di astrazione di brechtiana memoria". C'è voluto tempo per preparare lo spettacolo dato l'impegno di scene delle attrici che con mimica e dialettica riescono a dare una logica a uno spettacolo che, almeno in apparenza, non dovrebbe averne.
di Redazione
27/10/2013 alle 01:00:56
Leggi anche:
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela