FESTIVAL AMATORIALE
Di scena a Fasano: al Teatro Sociale 'Tre sull’altalena’
Lo spettacolo del regista Leo Coviello, interpretato dal gruppo ‘La Smorfia Teatro’, è stato il terzo appuntamento del cartellone della manifestazione organizzata dal sodalizio ‘Peppino Mancini’
FASANO – Nella serata di ieri (venerdì 11 ottobre), sul palco del Teatro Sociale è stata messa in scena la commedia in due tempi ‘Tre sull'altalena'. Lo spettacolo, terza tappa del Festival di Teatro Amatoriale ‘Di scena a Fasano', è stato realizzato dall'unica compagnia pugliese partecipante al concorso: ‘La Smorfia Teatro' di Gravina. La kermesse fasanese, realizzata dal gruppo ‘Peppino Mancini' con la collaborazione del Comune, proseguirà con l'ultimo tris di spettacoli fino a concludersi sabato 26 ottobre con la cerimonia di premiazione. I ‘Tre sull'altalena' sono uomini diversi che, per altrettante discordanti ragioni, si ritrovano nello stesso luogo, un posto che nel contempo assolve al ruolo di casa editrice, di albergo per incontri galanti e di ambiente d'affari.
Il Professore (interpretato da Gianni Ricciardelli), il Capitano (impersonato da Leo Coviello, anche regista della pièce) e il Commendatore (Francesco Colonna) si incontrano in una stanza ubicata in tre strade distinte. Per il primo, insegnante di lettere, quella location è la sede della casa editrice che sta per pubblicare il suo primo romanzo giallo; per il secondo, esponente dell'esercito, si tratta della sede di un'azienda che fornisce materiale bellico e, per il terzo, un bizzarro industriale, è la pensione dove incontrare una donna. È un caso che il trio abbia sbagliato indirizzo? La stanza diventa una sorta di prigione che rinchiude degli sconosciuti e i loro modi di essere. Ognuno reagisce a suo modo di fronte al mistero che li porta a rimanere serrati tra quelle mura: il Commendatore è ansioso, il Professore mantiene la sua razionalità, il Capitano non perde il senso dell'umorismo e la fermezza. Dal loro incontro scaturisce una conversazione sulla morte e sull'inspiegabile che trova il suo apice nel finale. A sconvolgere questa paradossale situazione, infatti, è un addetto alle pulizie (Giuseppe Lospalluti) che riesce a suggestionare i tre al punto da essere scambiato per la personificazione del Creatore. Dopo le incertezze, i colpi di scena e le paure, sembra che tutto possa ritornare alla normalità ma le porte della stanza sono chiuse e i tre rimangono bloccati nelle loro perplessità, intrappolati in una situazione che non ha soluzione.
Il testo dell'opera, scritto nel 1989 da Luigi Lunari, ha ottenuto ampio successo al punto da essere tradotto in 23 lingue. Questa commedia ha suscitato risate, anche per l'immedesimazione del pubblico con i caratteri dei personaggi rispetto alle tematiche affrontate, ma si è distinta anche per la drammaticità: ha esposto argomenti esistenziali con citazioni filosofiche e riflessioni. Tutto questo ha contribuito a rallentare il ritmo della narrazione e a rendere più difficile la comprensione dei dialoghi.
di Angelica Sicilia
12/10/2013 alle 01:55:10
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