FESTA D'AUTUNNO
Torna alla Selva la festa per San Michele Arcangelo
La tradizionale festa torna per il secondo anno consecutivo dopo il rispolvero dovuto ad alcuni residenti silvani
FASANO - Domenica 29 settembre, ritorna sulla collina silvana la seconda edizione della Festa in onore di San Michele, venerato nell'omonima chiesetta, attigua all'antica casina del canonico don Filippo Bonifacio (oggi degli eredi Brunetti). La cappella, ubicata nei pressi di viale dei pini n.63, dove l'anno scorso fu installata da tutti gli “amici della Selva”una tabella turistica per indicarla, risale al 1888. Il tempietto è associato al ricordo indelebile del prete-verseggiatore don Filippo, artefice indiscusso dei festeggiamenti religiosi e folclorici, caratterizzati i primi da grande solennità, e i secondi da luci ad acetilene, bancarelle di nocelle e altra frutta secca, trombette, palloncini e girandole. Il momento più atteso, però, era quello dei palloni aerostatici, realizzati artigianalmente e in gran numero dal sacerdote con perizia, estro e passione.
Alle 17.30 il parroco della Selva, don Gino Copertino, officerà la santa messa. Alle 18 il sindaco Lello Di Bari, l'assessore alla Pubblica Istruzione Renzo De Leonardis, l'assessore al Turismo Laura De Mola e il neo-consigliere regionale, Antonio Scianaro, porgeranno il loro saluto. In prosieguo le “donfilippe”: versi, facezie e leccornie gastronomiche create per l'occasione, le cui ricette sono top secret. Non mancheranno i “pallòume de don Felìppe” e i fuochi d'artificio. L'intrattenimento musicale sarà affidato allo spumeggiante e vulcanico Piero dj, che animerà briosamente la serata con musiche e canti popolari, invitando gli astanti a lasciarsi andare in balli di gruppo. Certamente da lassù don Filippo starà a guardare, magari in compagnia di san Michele, principe degli angeli, protettore del popolo eletto, guaritore e “guerriero” contro ogni forza maligna.
Il culto del santo, apparso prima nelle chiese greca, armena e copta, si diffuse in Occidente sotto l'influenza dell'impero bizantino. Quindi si propagò in Italia meridionale: monaci e laici effigiarono l'Arcangelo nelle laure basiliane, nelle campagne pugliesi e fasanesi. La festa è organizzata dalla famiglia Brunetti, da privati e dal Comitato Silvano, che, da quando si è costituito, sta proponendo grossi eventi non solo in estate, ma anche e soprattutto nelle altre stagioni, perché la Selva continui a vivere sempre per i numerosissimi residenti e turisti.
di Palmina Cannone
27/09/2013 alle 01:45:17
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