TALKING LANDS
'La bottega dormiente': Italia e Grecia unite sul palco dalle ceramiche grottagliesi
Con la rappresentazione scritta da Alfredo Traversa si è chiuso, al Teatro Sociale di Fasano, il progetto Talking Lands
FASANO – Italia e Grecia unite dalla cultura ma, alla fine, anche da un'attuale crisi economica che anche se più accentuata nel paese ellenico rende i due Paesi legati nella difficile opera di risalita. “La bottega dormiente”, lo spettacolo scritto da Alfredo Traversa andato in scena ieri sera (mercoledì 31 luglio) al Teatro Sociale e che ha chiuso il progetto Talking Lands, è stata decisamente una rappresentazione fuori dai canoni. Due compagnie, Teatro delle Fede di Grottaglie e Teatro Regionale di Corfù, gemellate sul palco per sottolineare tradizioni ma anche problematiche di due popoli che poi così lontani non sono. Il lavoro si è basato sulla possibilità di narrare la propria storia, di riflettere sulle vicende contemporanee attraverso l'arte della ceramica. Un mondo fantastico, pieno di lati oscuri e di precisi rituali, uomini e donne che cercano sempre di comunicare il proprio stato emotivo anche mettendo in discussione le proprie radici.
Gli attori hanno cercato, in lingue diverse (italiano, greco e dialetto tarantino) di comunicare stati d'animi e vicissitudini di vita vissuta. Ecco quindi la rabbia per la chiusura delle botteghe di ceramica a Grottaglie mentre le alte ciminiere dell'Ilva continuano invece a “sputare” veleni, il dolore delle tante morti avvenute nei grandi impianti siderurgici. E poi il simbolo di Grottaglie, una donna con i baffi: ed ecco che tre attori improvvisano uno strip sul palco per indossare abiti femminili. Non sono mancati i particolari ceramici, realizzati proprio dai ceramisti di Grottaglie: maschere ma anche oggetti di varia natura spiegati in un divertente dialogo da due delle attrici. E alla fine un mesto canto greco che ha accomunato le due compagnie in un abbraccio virtuale nella speranza, speriamo non lontana, che possa essere beneaugurante per le due nazioni.
"Portare in giro per l'Italia ed all'estero la storia antica e presente della mia terra è un'occasione unica – dichiara Traversa -. Attraverso l'espediente della ceramica e dei ceramisti raccontiamo in realtà pezzi di vita che nascono in un luogo preciso ma che si trasformano in vicende universali che ci permettono di riflettere sulla realtà quotidiana. La Bottega Dormiente, nei mesi, si trasformerà in continuazione rendendo il testo e la proposta sempre attuale. Narrare le proprie emozioni, narrare le proprie terre come culla di una civiltà che è là e vuole solo essere riportata alla luce. Usciamo dalla botteghe, usciamo dai musei, usciamo dai libri. Diventiamo materia, argilla appunto che per comunicare ha bisogno di essere modellata ogni volta in modo diverso per non diventare oggetto da museo ma manufatto con cui parlare ed instaurare un muto colloquio fatto di sensazioni tattili ma soprattutto di fantasia. Ecco credo che in un mondo completamente globalizzato in modo errato, veicolare la ceramica attraverso solo un fatto culturale ed emotivo possa costituire un rilancio anche economico per un oggetto che oggi più che mai ha bisogno che gli sia soffiata la vita nell'argilla, perché come diceva un poeta iraniano facendo parlare l'argilla ‘trattami bene perché sono stato pure io una volta un uomo".
di Redazione
01/08/2013 alle 07:05:44
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