GIUGNO FASANESE
Sfilata dei cortei storici per le vie di Fasano
La manifestazione precede di un giorno la più famosa 'Scamiciata' e porterà per le vie cittadine tradizioni e folklore
FASANO - La “Festa dei cortei storici d'Italia” è in programma domani (venerdì 14 giugno), a partire dalle ore 18, nei pressi della villa comunale di Fasano. L'iniziativa, ossia una sfilata di cortei storici per le vie principali della città, è organizzata dal comitato “Giugno fasanese – la Scamiciata” col patrocinio del Comune di Fasano, della Provincia di Brindisi e della Regione Puglia.
I cortei storici che parteciperanno alla “Festa” saranno 6: “Il Palio dei 10 Comuni” di Montagnana (in provincia di Padova). A Montagnana nel 1366 si organizzò una delle più belle e tipiche feste medioevali per festeggiare la sconfitta e cacciata del tiranno Ezzelino da Romano avvenuta nel 1256. La città Murata si trasforma come allora, rievocando gli avvenimenti in un contesto di taverne, giochi, giullari, giocolieri, popolani, cavalieri e sfide; la disputa del Palio, sfida di abilità e coraggio tra 10 cavalieri e 10 cavalli dei Comuni del Montagnanese. “La Leggenda dei Templari” di Forenza (in provincia di Potenza). Era il 1118 quando Ugo de' Pagani fondò insieme con altri 8 uomini l'ordine monastico cavalleresco dei “Poveri Cavalieri di Cristo”, detti poi comunemente Templari. Ed il corteo è proprio la rievocazione della nascita e delle opere dei Templari che avevano il compito di proteggere i pellegrini cristiani che andavano in visita al Santo Sepolcro. “Federicus” di Altamura (in provincia di Bari). Il personaggio in cui la città altamurana riconosce il suo fondatore o rifondatore è certamente Federico II di Svevia (1194-1250). Il corteo vede sbandieratori, tamburini, artisti di strada, giullari, musici, armigeri, giochi medioevali, che ricostruiscono l'epoca sveva vissuta da Altamura. La Battaglia tra Turchi e Cristiani di Tollo (in provincia di Chieti). La battaglia fra turchi e cristiani per festeggiare la Madonna del S. Rosario, festa denominata anche “dei Turchi e della Madonna della Vittoria”. La festa di Tollo trae origine da eventi storici verificatisi nell'estate del 1566, anno in cui la flotta ottomana minacciò le coste adriatiche con continui saccheggi e azioni distruttive. Verso la fine di luglio, dopo l'inutile assedio di Pescara e la distruzione di Francavilla, i Turchi si spingono verso l'interno per assaltare i piccoli centri. Dopo vari feroci attacchi i Tollesi stanno per cedere quando, miracolosamente, appare in cielo la Vergine che costringe i Turchi alla fuga. Questo il fatto storico, oggi la Battaglia si svolge secondo un preciso rituale. Sono ben quattro gli attacchi dei Turchi alla Torre, innalzata apposta presso la chiesa parrocchiale. I Saraceni sono riusciti ormai a salire sulla Torre, quando miracolosamente le campane cominciano a suonare a distesa e in cielo appare la Vergine. La città di Tollo è salva e i Turchi in fuga). Il Corteo del Balì Carafa di Putignano (in provincia di Bara). Il corteo storico è ambientato nel 1477, ultimo anno di baliaggio di fra' Giambattista Carafa. Questi fu munifico e comprensivo, e gratificò Putignano con privilegi e opere pubbliche. Anche se appartenente a un ordine militare-religioso, nella realtà il Balì Giambattista Carafa si comportò come un vero e proprio principe rinascimentale, trasmettendo il feudo al figlio. Un corteo a cavallo composto dal Balì e da cavalieri di scorta si avvia alla volta di Putignano partendo dalla chiesetta di San Giovanni, dirigendosi verso la Porta Grande della città. Nel frattempo l'intero clero, i religiosi e le confraternite della città, il governatore, il sindaco, i notabili gli vanno incontro in corteo. Arrivato a Porta Grande, sceso da cavallo, il Balì, dopo essersi genuflesso in adorazione della Croce sorretta dal vice priore, riceve con una cerimonia ufficiale, dalle mani del Camerlengo di Putignano, le chiavi della città insieme con quelle del Comune. Il corteo dopo la cerimonia si ricompone dirigendosi verso la chiesa di San Pietro, con alla testa clero, notabili, popolo e a chiudere le milizie e il Balì a cavallo, le redini portate a mano destra dal governatore e a mano sinistra dal sindaco. Una volta giunto presso il sagrato, il Balì scende da cavallo e s'installa su un trono ricevendo gli onori da clero e notabili. A conclusione il Balì e il seguito fanno il loro ingresso nel palazzo baliale). Vi sarà alla “festa dei cortei storici d'Italia” anche una rappresentanza de La Scamiciata di Fasano. Il corteo rievoca la vittoria dei Fasanesi sui Turchi invasori nella battaglia del 2 giugno 1678.
Il percorso seguito: la sfilata dei sei cortei storici si snoderà, a partire dalle ore 18, per viale della Resistenza, le vie S. Francesco, Murri e De Giosa, corso Garibaldi, le vie Forcella e S. Antonio, corso Vittorio Emanuele e piazza Ciaia, dove, alle 18.30, si terrà la cerimonia della consegna delle chiavi della città ai figuranti da parte del sindaco Lello Di Bari, cui seguirà l'Intronizzazione delle sacre immagini dei santi patroni di Fasano. Alle 20.30, invece, seguiranno i “Giochi della bandiera” coi gruppo di sbandieratori e musici di Capurso, di Carovigno e di Barletta. In prima fila: anche quest'anno sarà riproposta l'iniziativa “La Scamiciata…da noi il turista è in prima fila”, per cui un gruppo di turisti potrà assistere alla cerimonia della consegna delle chiavi della città ai figuranti da parte del sindaco, all'arrivo dei cortei storici in piazza, all'intronizzazione delle sacre immagini dei Santi Patroni di Fasano ed ai giochi della bandiera, così come saranno in prima fila i 7 giornalisti di testate nazionali invitati per la prima volta, in occasione di questa e delle manifestazioni collaterali a “La Scamiciata”, nell'ambito di un educational tour appositamente organizzato dal Comune.
di Redazione
13/06/2013 alle 08:43:17
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