Il messaggio di fede e amore in musica lanciato a Fasano da Giosy Cento

FASANO - Canzoni piene di messaggi d'amore, fratellanza, carità, fede e speranza. Ne ha proposte diverse ieri sera (giovedì 6 giugno) Giosy Cento, il sacerdote noto anche per la sua immensa produzione musicale, ospite della serata organizzata, alla “Corte delle Feste” della Chiesa della Salette, dal Consiglio Pastorale Ospedaliero, l'associazione Medaglia Miracolosa, il Centro di Aiuto alla Vita Movimento per la Vita, la Comunità religiosa delle Figlie della Carità, l'Unitalsi, il Volontariato Vincenziano, le parrocchie e le confraternite di Fasano, il Terz'Ordine Secolare Francescano e le aggregazioni laicali. Tanti i fedeli intervenuti e per tutti c'è stata la sorpresa di un toccante ricordo di don Giulio Sibilio, scomparso qualche settimana fa. E' stato proiettato un video con immagini dell'attività pastorale del sacerdote accompagnate da un saluto, scritto da Luana Amati, che ha commosso la platea.

Dopo di che Martino Grassi e Ketty Loconte hanno spiegato i motivi per cui la serata è stata organizzata a cominciare dalla raccolta firme dei volontari del Centro di Aiuto alla vita per il progetto europeo per i diritti del concepito. E' intervenuta anche Cenzina Ricco, storica volontaria del sodalizio, che ha elencato quanto fatto sinora esortando i presenti a promuovere il messaggio della vita stessa. Ecco infine il momento dedicato a Giosy Cento. Il sacerdote viterbese ha la stoffa del predicatore. Il pubblico lo ha ascoltato, accompagnato con applausi e cantato con lui. Ogni canzone era preceduta da introduzioni tese a spiegare i diversi messaggi. Sarebbe bello, Passeggero, C'è una conchiglia alcuni dei brani proposti. C'è spazio anche per una canzone dedicata a Papa Giovanni XXIII. «Le sue parole d'amore sono bombe – ha sottolineato Giosy Cento -. Bombe che la Chiesa deve continuare a lanciare per sperare in un mondo migliore che si basi sulla fede e sulla carità di Cristo»