TEATRO SOCIALE
Risate e riflessioni per 'Miseria e nobiltà' della 'Meglio tardi che mai'
La 'prima' della quattro serate benefiche organizzate dall'Age di Fasano ha fatto registrare il tutto esaurito
FASANO – Era il 1887 quando Eduardo Scarpetta scrisse, in lingua napoletana, la commedia “Miseria e nobiltà”. Sono passati, così, 126 anni e nessuno, probabilmente, avrebbe mai immaginato allora che a distanza di così tanto tempo una rappresentazione avrebbe potuto avere un sapore così attuale. Sì, perché nonostante si rida per le tante battute contenute nel testo i contenuti lasciano spazio a diverse riflessioni attuali anche nel 2013.
Ieri sera (venerdì 26 aprile), la compagnia amatoriale fasanese “Meglio tardi che mai” è andata in scena, al Teatro Sociale, per la prima delle quattro serate (si andrà avanti anche per stasera, 27 aprile, e poi 28 e 29 aprile) organizzate dall'Age (Associazione Genitori) per finanziare il progetto “Fasano Attiva” che ha come obiettivo, come ha spiegato prima dell'apertura del sipario il presidente del sodalizio Pietro Trisciuzzi, di promuovere, attraverso varie forme di arte e cultura, un fondamentale fattore di tutela della nostra comunità: il senso di appartenenza.
La commedia non ha tradito le attese. Perdonabili alcune sbavature dovute decisamente all'emozione della “prima” di qualche attore ma l'intero cast ha saputo dare il meglio di se regalando risate a iosa alla platea che ha fatto registrare il “tutto esaurito”. Il regista Giuseppe Ciciriello ha dato velocità alla scena e la rappresentazione non ha fatto registrare tempi morti. Vere “chicche” teatrali, poi, lo sfogo tutto napoletano di Luisella (interpretata da Betty Quaranta),i dialoghi tra Pasquale (Donato Schena) e Felice (Giorgio Murri) o la mimica di Luigino (Emanuele Maggi). Il gruppo di attori era completato da Franco Palmisano (nei panni di Gaetano), Silvia Schena (Gemma), Ugo Patisso (Ottavio), Renato Murri (Eugenio), Filomena Decantis (Concetta), Tonia Argento (Bettina), Mariarosaria Buongiorno (Pupella), Vito Musa (Gioacchino), Oronzo Bagorda (Vincenzo), Giampiero Potenza (Biase) e il piccolo Alessio Maggi (Peppeniello).
Non vi raccontiamo la trama per rispetto verso coloro che si recheranno alle altre tre repliche ma quanto visto sul proscenio del Sociale merita il giusto applauso.
di Redazione
27/04/2013 alle 08:12:51
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