L'umiltà di Paolo Giordano incanta gli studenti liceali fasanesi

FASANO - Umiltà e profondità sono le qualità immediatamente apprezzabili dello scrittore emergente Paolo Giordano, ospitato questa mattina (venerdì 5 aprile) nell'auditorium del Liceo “L. da Vinci”, a conclusione del Laboratorio di Lettura, per presentare la sua ultima fatica letteraria, intitolata “Il corpo umano”.

Il Presidio del libro di Fasano organizzò un primo incontro con il giovane autore torinese nel 2008, anno in cui Giordano vinse il prestigioso Premio Strega con il romanzo, ormai diventato un cult, “La solitudine dei numeri primi”. Da allora, il ragazzo razionale laureato in fisica e studioso del nucleare ha abbandonato gli studi scientifici per seguire la sua vocazione umanistica originaria, diventando un giornalista e un narratore promettente.

L'intervista, condotta dagli alunni, è stata metodica e serrata e Giordano, nelle lunghe riflessioni di risposta, ha raccontato la genesi del suo nuovo libro: ‹‹per trovare l'idea ho provato ad isolarmi in una villetta in Puglia, dove sono stato divorato dalle zanzare, ma la storia è nata dopo un viaggio in Afghanistan che ho compiuto in prima persona per testimoniare i sacrifici a cui i soldati sono soggetti ogni giorno››. Tutto il romanzo, infatti, reca tracce dell'esperienza militare: in copertina fratello e sorella si abbracciano prima della triste separazione; “Il corpo umano” è il titolo che evoca l'intimo controllo che l'esercito impiega per regolare i propri bisogni fisici e sociali; infine, il concetto fondante dell'intera storia risulta la “bolla di sicurezza”, che nel lessico di guerra indica la base in cui nascondersi mentre nella vita quotidiana rappresenta il nido di affetti nel quale ogni uomo si rifugia.

In ultima analisi, l'autore ha confidato che “Il corpo umano” simboleggia per lui il distacco dalla giovinezza a favore di una nuova maturità personale e letteraria e, con tono nostalgico ma consapevole, ha invitato gli studenti a vivere appieno gli anni della spensieratezza.