TALKING LANDS
Talking lands: Ulisse eroe greco-apulo
Nella serata di ieri rappresentazione conclusiva del laboratorio interculturale condotto dalla regista Antonella Maddalena al Teatro sociale.
FASANO - La storia del vagabondaggio di Ulisse, portata in scena ieri sera (mercoledì 27 marzo) al Teatro sociale, ha legato ancora una volta la Puglia e la Grecia nel sesto appuntamento del progetto “Talking lands”.
La pièce, intitolata “La stagione del ritorno dell'eroe felice”, è il primo prodotto del laboratorio interculturale diretto dalla regista Antonella Maddalena con l'aiuto di Pia Cofano. Gli attori (Pasqua Cuzzupè, Filomena Decantis, Valentino Franco, Fausto Savoia, Elena Vassilantonakis e Massimo Zaccaria) hanno interpretato i principali personaggi dell'epopea omerica; essenzialmente sono state raccontate, a tratti sfumati, le peripezie affrontate dal valoroso combattente Odisseo nel suo rientro ad Itaca, alla fine della guerra di Troia: l'incontro con le fatali figure femminili Calipso, Circe e Nausicaa; la battaglia contro il ciclope Polifemo; il naufragio sull'isola dei Feaci e la conoscenza del re Alcinoo. Le avventure di Ulisse si sviluppano parallelamente a quelle del figlio Telemaco che, angosciato dalla prolungata assenza del padre, si mette in viaggio a sua volta per riportarlo a casa.
La breve ma attenta rivisitazione della compagnia fasanese ha giocato con l'epica inserendo parti ballate e musicate, fino ad immaginare che nel castello del re Alcinoo vi fosse una discoteca.
Alla fine del poema, Odisseo si ricongiunge all'amata e fedele moglie Penelope e nella rappresentazione questo lieto fine è stato suggellato da una dolcissima melodia.
La compagnia è stata apertamente applaudita dal pubblico e Mimmo Mongelli, partner del progetto “Talking lands”, ha ringraziato porgendo il messaggio internazionale che Dario Fo ha lanciato quest'oggi, in cui si celebra la giornata mondiale del teatro: «Oggi gli attori e le compagnie hanno difficoltà a trovare piazze, teatri e pubblico, tutto a causa della crisi. I governanti quindi non hanno più problemi di controllo verso chi si esprime con ironia e sarcasmo in quanto gli attori non hanno spazi né platee a cui rivolgersi. Perciò l'unica soluzione alla crisi è sperare che contro di noi e soprattutto contro i giovani che vogliono apprendere l'arte del teatro si organizzi una forte cacciata: una nuova diaspora di commedianti che senz'altro da quella imposizione sortirà vantaggi inimmaginabili per una nuova rappresentazione».
Venerdì 5 aprile, sempre alle ore 21.00 sul palcoscenico del Teatro Sociale di Fasano lo spettacolo conclusivo del laboratorio analogo condotto dal regista fasanese Mimmo Capozzi con i ragazzi delle scuole superiori della città.
di Antonella Argento
28/03/2013 alle 00:20:58
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