PUGLIA - GRECIA
Talking Lands: Orfeo e Euridice
Ripercorso sotto la regia magistrale del prof. Michele Iacovazzi il celebre mito e le sue molteplici suggestioni e riscritture.
Il prof. Michele Iacovazzi
FASANO- Gli applausi sentiti e duraturi a fine incontro del teatro "Sociale", gremito in ogni ordine di posto, rappresentano pienamente la bontà del lavoro svolto dal prof. Michele Iacovazzi, che ha presentato nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 13 marzo, una vera e propria lectio magistralis dal titolo "Il cammino di Orfeo dalla Grecia in Italia, suggestioni e riscritture di un mito", valida come secondo incontro fasanese nell'ambito del progetto "Talking Lands".
Dopo l'appuntamento del 6 febbraio scorso con la prof.ssa Maria De Mola, riguardante la presenza di architetture e immagini classiche nel territorio di Fasano, nella serata odierna il prof. Iacovazzi ha presentato un vasto ed interessante percorso sul noto mito sopracitato, partendo proprio dalla figura di Orfeo, scissa tra lo storico, come fondatore dell'Orfismo, ed il mitico, tradizionalmente legato alla musica, alla lira ed alla figura di Euridice. Innumerevoli nel corso dei secoli le attestazioni nella letteratura, nella scultura, nella pittura e nella musica, da Ibico di Reggio (poeta greco vissuto nel VI secolo a.C.) a Claudio Magris (scrittore italiano contemporaneo), passando per le celebri trasposizioni latine di Ovidio e Virgilio, per le liriche di Petrarca e Boccaccio, per la basilare importanza nella storia del melodramma, per le sculture di Antonio Canova, per i fumetti di Dino Buzzati e per diverse altre fonti.
Nel lungo excursus presentato dal prof. Iacovazzi non è mancata l'analisi sul momento focale del mito, ovvero della catabasi di Orfeo, sceso negli Inferi per recuperare l'amata Euridice, morta a causa del morso di un serpente mentre fuggiva dal pastore Aristeo. Convinti Ade e Pesefone grazie all'incantevole potenza del suo canto, l'eroe, positivo o negativo a seconda dei punti di vista, perde poi in extremis la possibilità di far tornare alla vita la sua compagna, essendosi prematuramente voltato, prima del ritorno alla luce, a guardare Euridice, la quale svanisce tragicamente e definitivamente. Tante le possibili cause e motivazioni attribuite a tale gesto da diversi autori colpiti da questa storia, con cambi totali di prospettiva che variano dalla visione di un Orfeo vittima del Fato, della vendetta divina o, più semplicemente, dei limiti umani stessi, alla considerazione di un eroe volontariamente voltatosi perchè incapace di vincere la morte (come si evince dall' "Inconsolabile" di Cesare Pavese) o perchè schiavo del proprio ego (come emerge da "Il ritorno di Euridice" di Gesualdo Bufalino, curosamente narrato dal punto di vista della donna).
L'eccellente relazione del docente è stata inoltre brillantemente inframezzata dalla recitazione di alcuni passi, tratti sia da classici che da opere più recenti, da parte di Maristella Curri e Marco Leone, i quali hanno curato anche le parti vocali delle canzoni "Euridice" di Roberto Vecchioni e "Orfeo" di Carmen Consoli, musicate da Lucia Carparelli (violino), Tommaso Pomentale (tastiera), Renato Murri (chitarra) e Vito Cofano (percussioni).
Il percorso si è poi concluso con il racconto della fine di Orfeo, precursore, secondo alcune varianti del mito, oltre che della musica, anche dell'amore omoerotico, sviluppato in seguito alla rinuncia dopo la morte di Euridice al sesso femminile. Proprio per mani di donna giunge la tragica fine dell'eroe, ucciso e dilaniato dalle baccanti, con le parti del suo corpo disperse e contese tra Dioniso e Apollo fino al definitivo intervento di Zeus, che colloca la preziosa lira in cielo creandone la nota costellazione, artisticamente rappresentata inoltre in una tela, esposta per la circostanza al "Sociale", della giovane fasanese Vittoria Olive.
Convinto, come già accennato in principio, l'apprezzamento da parte di tutti i presenti a fine incontro, con l'iniziativa odierna che avrà una curiosa appendice il prossimo 30 maggio, giorno in cui nel suggestivo scenario del parco rupestre di Lama D'Antico sarà rappresentato un adattamento dello spettacolo "Per amore, solo per amore", incentrato proprio sul mito di Orfeo ed Euridice e andato in scena già con successo, con la regia dello stesso prof. Michele Iacovazzi e della prof.ssa Teresa Liuzzi, nel 2005, quando centinaia di persone apprezzarono tale lavoro prima al Kennedy e poi presso gli scavi archeologici di Egnazia.
Per quanto infine concerne il progetto "Talking Lands", presentato a inizio serata nella breve conferenza alla quale hanno presenziato Anna Maria Toma, presidente de "I presidi del libro" di Fasano, Lino Manosperta, rappresentante del "Teatro Pubblico Pugliese", e Mimmo Mongelli, coordinatore dei laboratori teatrali collegati all'iniziativa, il prossimo incontro si terrà martedì 26 marzo, quando il prof. Vito Bianchi nella Sala di Rappresentanza del Comune presenterà in anteprima il documentario "L'enigma dei trulli".
di Antonio Latartara
14/03/2013 alle 02:27:41
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