PUGLIA CULTURE
Una potente Lucrezia Borgia chiude la stagione di prosa al Kennedy
Ieri 11 aprile, con “Insight Lucrezia” è calato il sipario sul cartellone di spettacoli dell’amministrazione comunale in collaborazione con Puglia Culture

Fasano - Una donna spregiudicata, arrampicatrice, meschina: Lucrezia Borgia, moglie di tre mariti e figlia del papa Alessandro VI, è descritta con quell'odio tipico di chi non capisce, di chi guarda con occhi superficiali a una storia di donne spezzate dagli uomini. In un grido di cigno, Lucrezia muore facendo ciò a cui gli uomini l'avevano assegnata: partorire figli. Lucrezia ne avrà otto, con sedici gravidanze. In Insight Lucrezia a essere protagonista è la forza dirompente di una donna figlia di un tempo – non così tanto lontano – in cui l'unico posto che potevi permetterti era dietro a un uomo.
Ultimo spettacolo della rassegna di prosa dell'amministrazione comunale in collaborazione con Puglia Culture al Teatro Kennedy, ieri 11 aprile Insight Lucrezia ha scosso gli animi di chi ha assistito a un monologo grottesco e potente. Sul palco una talentuosa Nunzia Antonino, accompagnata dall'Ensemble Orfeo Futuro: Luciana Elizondo, Giovanni Rota, Pino Petrella, Gioacchino De Padova, Adriana Gallo. Il testo di Antonella Cilento, con la regia di Carlo Bruni, ha squarciato il velo d'indifferenza di coloro che continuano a interpretare la realtà secondo schemi vetusti e crudeli.
Al centro un trono, attorno degli strumenti musicali: il monologo è cominciato con la lettura dell'immenso menù del matrimonio di Lucrezia Borgia con Alfonso d'Este, duca di Ferrara. Metafora di una società tronfia e ampollosa, il menù ben simboleggia una realtà – quella rinascimentale – in cui a contare sono i movimenti di corte. È in queste briglie che la piccolissima Lucrezia Borgia, figlia di un papa e sorella del crudele Cesare, resta incastrata. Il destino di una donna aristocratica era essere moglie: Lucrezia lo è stata tre volte. Ma quale moglie vale la pena sposare se non colei che dà alla luce degli eredi? Lucrezia affronta, dunque, sedici gravidanze e partorisce otto fogli – rappresentati sul palco da otto cuscini lasciati cadere con dei tonfi significativi. Dei suoi figli, Lucrezia dirà che nessuno ha avuto la stoffa di famiglia. Una famiglia, quella dei Borgia, in cui la violenza è il tratto distintivo. Violento è Cesare Borgia, fratello di Lucrezia, che abusa di lei e taglia la gola a tutti i suoi oppositori; Cesare, però, è solo espressione di un mondo maschilista e cieco. Considerata un mero utero, Lucrezia crolla nella psiche: sul palco balla, ride, si dispera, convinta che il sesso possa salvarla. Eppure, è qui che risiede l'imbroglio: è il sesso a corroderle l'anima, a portarla alla follia.
Si è così conclusa la stagione di prosa 2024/2025 dell'amministrazione comunale in collaborazione con Puglia Culture (si aspetta, tuttavia, la ricalendarizzazione dello spettacolo Oliva Denaro con Ambra Angiolini): per tirare le somme, questa stagione ha offerto al pubblico spettacoli di rilievo che hanno dato l'occasione di riflettere, ma anche di passare liete serate tra commedie e gialli.
di Sara Altamura
12/04/2025 alle 08:27:08
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