CULTURA & SPETTACOLO
Teatro Civile, torna “Nunca Mas” e il dramma dei desaparecidos d’Argentina
L’appuntamento è al Teatro Sociale martedì 1° aprile, con matinée riservato alle scuole e spettacolo serale al prezzo agevolato di 5€

FASANO – Le Giornate di Teatro Civile organizzate dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Fasano fanno esordio stagionale con uno spettacolo già apprezzato lo scorso maggio e che sta riscuotendo importanti successi a livello nazionale.
Lo spettacolo “Nunca mas”, prodotto dal Gruppo di Attività Teatrali “Peppino Mancini”, inaugurerà il cartellone andando in scena al Teatro Sociale di Fasano martedì 1° aprile, con matinée riservato agli istituti scolastici fasanesi, e con rappresentazione serale alle 21.00, aperta a tutti e con biglietto al prezzo agevolato di 5€.
Un cast di 5 attori diretti dal regista Mimmo Capozzi metterà in scena un dramma psicologico che non conosce filtri o momenti di pausa. Una tensione crescente che toglie il fiato, fa arrivare il cuore in gola e pone interrogativi, leciti, su una vicenda storica fatta di tanti dubbi e poche certezze: quella dei desaparecidos d'Argentina, la scabrosa vicenda verificatasi a cavallo tra gli anni '70 e ‘80 dei circa 40.000 argentini “desaparecidos”, fatti sparire dalla dittatura militare per divergenza di idee.
Un genere teatrale che trova un punto di incontro tra il thriller e il giallo e che tiene lo spettatore incollato alla poltrona, desideroso di vederci il più chiaro possibile fino ad un finale che inquieta, sorprende e lascia aperti tanti spunti di riflessione.
Lo spettacolo “Nunca Mas” – scritto dal fasanese Gerry Moio sulle basi di ricerca storiografica e soggetto proposti da Irene Sansonetti – ha debuttato nella programmazione artistico-culturale di Katharà per la stagione teatrale 2023/2024, nell'ambito del progetto di gestione del Teatro Sociale in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Fasano e Puglia Culture.
La sinossi
In una lugubre redazione alla periferia di Buenos Aires, il giornalista Nahuel Echeverri sta conducendo un'inchiesta sui sopravvissuti alla strage dei desaparecidos d'Argentina. Attraverso le testimonianze rilasciate da Taty, Pablo, Adolfo e Victoria, verrà stilato un resoconto dettagliato sull'epoca dei fatti e su quale fosse il loro ruolo in questa vicenda. Quella che però sembrava inizialmente un'intervista come tante, accomodante nei confronti di chi è sopravvissuto, comincerà ad assumere contorni più duri, aspri e soffocanti. Dove sta la verità? E quale ruolo gioca la memoria storica degli intervistati? Un racconto che lascia senza fiato e che scuote le coscienze degli interpreti in scena e degli spettatori in sala, portandoli ad un finale che inquieta, sorprende e lascia aperti tanti spunti di riflessione: vivere di ricordi o morire di ricordi?
di Redazione
21/03/2025 alle 11:42:20
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