CULTURA & SPETTACOLO
Al Teatro Sociale la cerimonia di premiazione del Premio Letterario Internazionale “Donna”
Grande partecipazione per le sezioni di prosa e poesia della trentaseiesima edizione che ha visto ieri la consegna dei premi

FASANO – La scrittura come ponte di storie, di emozioni, di speranze, di dolori; come strumento privilegiato per dare voce a donne e uomini, a generazioni differenti. Ieri sera, sabato 8 marzo, per la sua trentaseiesima edizione, il Premio Letterario Internazionale “Donna” promosso dal CIF (Centro Italiano Femminile) di Fasano con il patrocinio del Comune è tornato puntuale a ricordare il valore delle parole scritte, ponendolo in relazione a un forte messaggio di libertà e di riconoscimento dei diritti femminili. Al Teatro Sociale, si è svolta la cerimonia di premiazione, condotta dalla giornalista Rai Claudia Bruno.
Prima del momento dedicato ai vincitori dell'atteso concorso, da anni articolato in una sezione dedicata alla prosa e in un'altra alla poesia, il pubblico ha assistito ad un momento di riflessione presentato con un'intensa e coinvolgente pièce teatrale tratta dall'opera Carmen di Georges Bizet, a cura di Enza Consoli, Mina Corelli e Veronica Calella. Sul palcoscenico, i danzatori dell'ASD “Degas” di Fasano, accompagnati dalle interpretazioni e dalle voci di Veronica Calella, Mariasole Corelli e Alessio Pantaleo, hanno raccontato l'attualità di una figura femminile capace di incarnare l'intoccabile diritto alla libertà, alla scelta di chi essere e come vivere, senza condizionamenti o giudizi.
Anche quest'anno, alla giuria (composta dai docenti Mina Corelli, Michele Iacovazzi e Mariella Muzzupappa) è spettato il compito di leggere e immergersi in tantissime opere, inviate da tutta Italia e non solo. Cifra stilistica comune è stata la profondità dei sentimenti narrati: l'emotività intrisa nelle parole ha illustrato la scelta di un registro tragico da parte degli scrittori, che hanno preferito per buona parte tematiche dolorose come la morte di una persona cara o la violenza contro le donne, senza perdere di vista gli autori classici e la Storia. Veniamo quindi alle premiazioni.
Per la sezione Poesia Giovani: primo premio alla poesia Un bacio velato, scritta da Serena Lombardo di Fano (Pesaro Urbino); secondo premio in ex aequo per le liriche A papà Fabio di Giorgia Centrone di Monopoli e I miei piedi ne hanno spianata di strada di Antonio de Stradis di Brindisi; infine, terzo premio ai versi M'ama o non m'ama di Katrin Giannoccaro di Fasano.
Per la sezione Poesia Adulti: primo premio alla straordinaria intensità della lirica La danza dello straccio – Dedicata a Maria di Davide Rocco Colacrai di Terranuova Bracciolini (Arezzo); secondo premio a Tra le linee della mano di Assunta Spedicato di Corato; terzo premio alla poesia Doni di Chiara Pinton (Venezia).
Per la sezione Prosa Adulti: a vincere è stato il “monologo mirabilmente costruito e affidato alla voce di Penelope, sposa di Odisseo” dal titolo E tu, del barese Michele Gaeta; secondo posto per Infiniti frammenti di tempo di Antonella Buttelli di Castel Guelfo di Bologna; terzo posto a Essere Dia, di Angelo Paganini di Milano.
Alla giuria composta da Angelica Fanizza, Antonio Latartara, Agnese Legrottaglie, Giulia Ribigini, Antonietta Rubino e Danilo Sabino è stato attribuito il compito di individuare la rosa dei vincitori della sezione Romanzi editi. Questo il verdetto: primo premio a L'estate brucia ancora, romanzo di Chiara Fina (di Campi Salentina, Lecce), edito da Guanda nel 2023; secondo premio a La felicità è una lunga pazienza, scritto da Maria Teresa Cusumano (di Treviso), pubblicato nel 2024 dalla casa editrice Manni Editori; infine, terzo premio a Bruceremo, romanzo di Caterina Serra (di Padova), edito nel 2024 da VandA Edizioni.
La giuria ha inoltre voluto attribuire due menzioni d'onore: per la sezione Poesia Adulti, alla lirica Notte di San Martino di Elisabetta Ostuni di Fasano; per la sezione Prosa Giovani a La rinascita di una donna, della leccese Vittoria Gianni.
Anche il pubblico in sala ha rivestito il ruolo di giurato e, dopo aver ascoltato le voci di Ketty Loconte e Veronica Calella declamare versi e frammenti di brani in concorso, ha decretato il suo “Premio di sala” attribuendolo a E tu, il brano già vincitore della sezione Prosa Adulti.
La chiusura della cerimonia, affidata alla voce della prof.ssa Mina Corelli, è stata dedicata ai ringraziamenti per tutta la macchina organizzativa del CIF, a cominciare dalla sua presidente Maria Martellotta e dalla presidente provinciale Agnese Legrottaglie. Il Premio Letterario Internazionale “Donna” è la celebrazione del potere salvifico della scrittura senza distinzione di sesso, è la dimostrazione che l'incontro tra persone nel nome dell'arte, della cultura e dell'educazione scolastica può dare vita a occasioni di crescita, di riflessione e di piacevole stupore, in un momento storico in cui a stupirci sono sempre più notizie di cronaca nera che vedono soccombere alla violenza maschile troppe mogli, madri, figlie, fidanzate, lavoratrici.
di Angelica Sicilia
09/03/2025 alle 06:58:51
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