“Posso Spiegare Tutto!”, una commedia audace al Teatro Sociale

Fasano – Debuttava ieri 18 gennaio l'esilarante commedia in due atti “Posso spiegare tutto!” che, attraverso un ritmo serrato e incalzante, ha tenuto viva l'attenzione degli spettatori e ha posto l'accento su un problema sociale che purtroppo attanaglia il mondo contemporaneo. 

Un uomo di mezza età, Enrico, perde improvvisamente il lavoro. Per garantirsi un introito economico cerca soluzioni controverse, paradossali e non sempre legali, coinvolgendo il suo inquilino Paolo e suo zio Mimmo. Un vortice di personaggi, vicissitudini ed equivoci avvolge la trama umoristica che si conclude con un finale inaspettato, aprendo la porta alle riflessioni sulla condizione del protagonista. 

La scenografia di Gianluca De Robertis, del tutto originale, è un salottino pittoresco e colorato, in linea armoniosa con la sceneggiatura e la regia vivace e frizzante di Giovanni Di Lonardo, che ha diretto magistralmente un cast di attori abili, comunicativi e particolarmente espressivi. Infatti, anche una smorfia silenziosa era capace di suscitare ilarità nel pubblico. Presenti sul palco insieme all'attore protagonista Nino Maggi, anche Marianna Mariano, Bruno Peluso, Alessandra Miola, Alessandro Torricella, Francesco Placato, Mariangela Drammissino, Laura Sammataro, Monica Montanaro e Anna Guarella. 

La commedia ha coinvolto ed entusiasmato gli spettatori, che acclamavano con applausi, complimenti ed esclamazioni il cast, che ha regalato una serata alternativa, comica e dai toni leggeri e assurdi. 

In questa commedia, l'umorismo e l'etica sono gli elementi chiave attorno ai quali si sviluppa la storia. Ogni dialogo e ogni situazione suscitavano divertimento nel pubblico. Tuttavia, mediante comportamenti bizzarri ed esagerati tipici della commedia dell'assurdo, i personaggi sottolineano la condizione amara in cui può trovarsi una persona che perde il lavoro a cinquant'anni, e che si ritrova ad affrontare tutte le conseguenti difficoltà di ricollocarsi e mantenersi economicamente.

Rebecca Sasso