FESTIVAL TEMPESTE
Con “Izzera” il pubblico del Sociale riflette sull’emigrazione italiana
Ieri 24 novembre settimo appuntamento con il festival Tempeste, che ha portato Preziosa Salatino sul palco del Teatro Sociale
Fasano - Anche noi italiani siamo stati immigrati. Nei primi anni del Novecento piroscafi partivano dai porti italiani con una sola meta: la “Merica”, quegli Stati Uniti che incarnavano la speranza di un futuro migliore. Così, anche Iris, detta Izzera, parte per la Merica a ricongiungersi con il fidanzato Tony, ormai italo-americano.
Izzera (va alla Merica) ha portato sul palco del Teatro Sociale, ieri 24 novembre, un'attrice talentuosa, già ospite della scorsa edizione: Preziosa Salatino ha interpretato una sarta pratese, impersonificando la speranza di chi partiva a trovar fortuna. Il settimo appuntamento con il festival Tempeste, organizzato dall'amministrazione comunale, ha riempito il teatro, segno tangibile di una kermesse riuscita.
Il primo a partire è Antonio, il suo fidanzato, che «va alla Merica e tenta»; come spesso accadeva, l'italiano di provincia rimane imbrigliato nell'America troppo grande e complessa, che lascia il suo segno nella lingua: Antonio, detto Tony, parla un italo-americano stentato, un sincretismo linguistico che fa tenerezza. A casa rimane Iris, detta Izzera, che attende il fidanzato per due anni, ricevendo lettere in un italiano strampalato. Nell'aprile del 1924, però, Izzera decide di imbarcarsi sul piroscafo in partenza da Genova: Izzera, così, solca “il grande Luciano”, l'oceano Atlantico, e giunge a Nuova York. Giunta sulle coste americane, l'incantesimo svanisce. Izzera fa conoscenza del lavoro alienante delle fabbriche e viene a contatto con la società ambigua di un'America in costruzione.
Con il testo di Michele Cecchini e la produzione di Teatro Atlante, Preziosa Salatino ha portato in scena una storia comune ma al contempo straordinaria; la storia di Izzera, che narra un viaggio della speranza, non è dissimile da chi non attraversa l'oceano, ma naviga nelle acque del nostro Mar Mediterraneo. Izzera ha lanciato un messaggio di riflessione ancora attuale: anche noi siamo stati immigrati; dunque, è necessario non banalizzare il discorso sull'immigrazione per non cadere nella trappola degli slogan, dimenticandoci la Storia.
Il festival Tempeste continua con l'incontro con Pietro Bartolo, medico a Lampedusa, il 27 novembre all'Oratorio del Fanciullo alle ore 19:00.
di Sara Altamura
25/11/2024 alle 07:49:36
Leggi anche:
Attualità
esenco dance movement
Prima commissione coreografica internazionale per l’Esenco Dance Movement
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela