InViolata premiata al SeleTeatroFest

Fasano - Nuovo prestigioso traguardo per lo spettacolo InVIOLAta di David Marzi e Teresa Cecere prodotto dalla Compagnia Senzaconfine ed ispirato alla storia di Franca Viola, la prima donna italiana che negli anni Sessanta disse il suo No al matrimonio riparatore.

Dopo il debutto dello scorso marzo in seno alla rassegna di Teatro Civile del Comune di Fasano in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e dopo importanti repliche che hanno visto l'associazione fasanese supportare il cav Io Donna di Brindisi e la Casa delle Donne di Lecce, lo spettacolo è stato apprezzato in diversi contesti anche fuori regione. E così dopo repliche a Lecco e a Roma, dove lo scorso luglio lo spettacolo è stato selezionato in seno al concorso Idee nello Spazio e si è aggiudicato un posto in cartellone nella nuova stagione di uno dei teatri Off più affermati della capitale, questa volta le tre giovani e talentuose attrici Maria Barnaba, Sandra Di Gennaro e Ilenia Sibilio, hanno avuto la preziosa opportunità di rappresentare lo spettacolo in occasione del 21° SeleTeatroFest tenutosi tra il 30 agosto e il 2 settembre 2024 presso l'Auditorium Comunale “Sandro Rufolo” di Oliveto Citra (SA), nell'ambito delle manifestazioni della 40ª Edizione del prestigioso “Premio Sele d'Oro Mezzogiorno”, organizzata dall'Ente Premio Sele d'Oro Odv in collaborazione con il Comune di Oliveto Citra e l'AGITA.

Una kermesse teatrale internazionale che ha visto alternarsi sul palco compagnie provenienti anche dalla Corea, dalla Lituania, dalla Georgia e dalla Svizzera.

Un momento di confronto artistico importante che ha portato la compagnia fasanese a ricevere ottimi consensi di pubblico e di critica e l'assegnazione da parte della giuria tecnica del premio per la miglior regia a David Marzi e Teresa Cecere con la seguente motivazione:

«La regia a quattro mani mette in scena in modo maturo ed efficace un testo basato su una attenta ricerca documentale, che affronta il tema del rispetto della diversità di genere, problematica apparentemente superata, ma purtroppo ancora attuale. Le attrici interpretano i vari personaggi, utilizzando in modo rigoroso le partiture corporea e vocale. La cura dei dettagli, le luci efficaci e di atmosfera, gli elementi scenografici fortemente simbolici completano l'organicità di uno spettacolo di forte impatto».

Una bella conferma per una realtà che si distingue sempre di più sul territorio nazionale per la formazione e produzione teatrale di spessore e che dà testimonianza della possibilità di un Teatro di qualità che possa prendere vita nel nostro territorio, importante opportunità per tutti i giovani artisti che si apprestano a questo mondo complesso quanto affascinante.

Ad majora.