CULTURA & SPETTACOLO
“RITRATTI DI MADRI”, LA MATERNITÀ ATTRAVERSO GLI OCCHI DEGLI STUDENTI
Giovedì 6 giugno in scena lo spettacolo annuale, presso il Teatro Sociale di Fasano, realizzato dalle alunne dell’Istituto professionale per i servizi socio – sanitari e dagli alunni degli indirizzi liceali
Fasano – “Che c'eri sempre…”, la frase che riassume con quattro parole un intero spettacolo dedicato totalmente alle prime donne della nostra vita, quelle più importanti, le madri, e a un percorso tortuoso, pieno di ostacoli e che assume sfaccettature diverse per ognuna di loro ma che allo stesso tempo le accomuna, la maternità. Su un palcoscenico, otto ragazze dell'Istituto professionale per i servizi socio – sanitari hanno recitato magistralmente otto monologhi per trasmettere la realtà di un viaggio così complesso, che può essere allo stesso tempo affascinante e meraviglioso, frustrante e impegnativo, o potrebbe purtroppo non sopraggiungere mai. Così, ragazzi e ragazze, guidati abilmente dai proff. Michele Iacovazzi e Mina Corelli, hanno unito i loro talenti, danza, musica, recitazione e scenografia dando vita a uno spettacolo che parla di maternità, in chiave inclusiva, e di tutte le implicazioni che questa scelta porta con sé.
Dunque, otto madri così diverse tra loro parlano del filo conduttore che le tiene assieme per tutto lo spettacolo: la maternità. C'è chi si definisce una madre di cuore, poiché non ha potuto vivere l'esperienza di tenere un bambino in grembo per nove mesi, una madre preoccupata per il sopraggiungere del tempo, che le porterà via suo figlio, una madre che ha dovuto mettere un punto alla sua vita per accoglierne una nuova e una madre di una ragazza speciale, che condivide gli stessi sogni di maternità di tutte le altre. Attraverso le musiche di sottofondo, le luci e le coreografie di classico e contemporaneo, le parole delle madri hanno avvolto completamente il pubblico, accompagnandolo in una dimensione emozionante e diversa dal solito, piena di significati e spunti di riflessione che ognuno ha potuto cogliere a modo suo e identificarsi, permettendo così una partecipazione attiva ed emotiva allo spettacolo.
Difficoltà insidiose, coraggio, capacità di andare avanti e soprattutto tanto amore caratterizzano ogni madre che, nel bene e nel male, sarà sempre al nostro fianco, pronta a lottare e difenderci a prescindere da tutto. La scelta artistica di far interpretare ruoli di madre a ragazze non è stata impulsiva, anzi, ha rispecchiato totalmente l'obiettivo principale dello spettacolo, quello di fare in modo che le “figlie diventino madri, e le madri tornino figlie”. Il risultato che ne è pervenuto è stato completamente inatteso ed elettrizzante, permettendo di osservare un altro punto di vista, che è per noi allo stesso tempo lontano e vicino.
Rebecca Sasso
di Redazione
07/06/2024 alle 15:23:58
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