CULTURA & SPETTACOLO
Mudù 11, l’ultimo per Telenorba?
Uccio De Santis ha avviato da Fasano le riprese della nuova fiction.Ci sono contatti perché la troùpe del comico barese passi presto alla Rai
Fasano - Lo scorso 21 maggio, all'Hotel del Levante è stato dato il via alle riprese del “Mudù 11”. Era presente tutto lo storico gruppo con in prima linea Uccio De Santis, attorniato da Umberto Sardella, Antonella Genga, Brando Rossi, Pino Fusco, Renato Tartaglia, la new entry Bonaria Decorato, e il regista Vito Cea. Fra loro anche il fasanese Tommy Rubino che ha curato l'individuazione delle location. La squadra del Mudù è ritornata a girare a Fasano, da dove mancava dal 2018: le location prescelte, oltre l'Hotel del Levante, sono state Coccaro beach club, Sierra Silvana, Block Shaft, la casa dell'avvocato Zizzi, una barca pesca turismo, Savelletri e la scuola Giovanni Pascoli. Manchiamo da questo territorio dal 2018.
Per Uccio De Santis è un periodo fortunato: un successo sempre crescente, apparizioni in Rai, qualche film, tante serate, tourné all'estero: però il Mudù è sempre il Mudù. «Come si fa a dimenticare 24 anni di Mudù – spiega Uccio a Osservatorio –? Esplodere con un programma è facile, mantenerlo negli anni penso sia una delle cose più difficili. Poi, parliamoci chiaro il Mudù nasce da Fasano. Ritornare ora finalmente in questa città dopo sette anni, per me è una cosa splendida. È il nostro territorio, sempre molto bello da immortalare. Io sono contentissimo: prima era l'era della tv, ora è l'epoca dei social, ma il Mudù va sempre avanti».
Avete avviato proprio da Fasano il Mudù 11: come fai a rinnovarti continuamente?
«Il filone è sempre quello della barzelletta sceneggiata, anche se stiamo puntando più sulle freddure, che si avvicinano tantissimo alla realtà: sta anche in questo il successo del nostro programma. Nei dialoghi che proponiamo possiamo ritrovare quelli di una coppia o di una signora che va in un negozio o al supermercato: proviamo a riportare quella che è la realtà, che funziona, se cucita bene. E laddove la battuta potrebbe non essere forte, per non deludere il nostro pubblico, gli facciamo godere delle location straordinarie come quelle che abbiamo trovato a Fasano ma anche in giro per tutta l'Italia. Il Mudù iniziò con riprese solo in Puglia, ma le location nel Mudù 11 si alterneranno tra Puglia, Isola di Favignana, Courmayeur e Africa: andremo a Watamo in Kenia per l'esattezza, dove mi piace portare un sorriso anche lì. Voglio un po' di colore, ma giustamente con gli uomini di colore».
In un momento in cui la vita non è che scorra con molta allegria, cosa si prova a portare un sorriso nelle case della gente?.
«È la cosa più bella: ce lo hanno sempre riconosciuto, però ora vale molto di più perché alla gente l'unica cosa che è rimasta è la salute e riuscire a sorridere. Difatti c'è una battuta che io faccio sempre: ridere è la migliore medicina, però se ridi senza motivi ci vuole la medicina».
Mudù è il programma di punta di Telenorba: non credi sia arrivato il momento del salto su una Tv nazionale?
«Sì! Ma sono otto anni che vi è il tentativo di andare sul nazionale tra Rai e Mediaset. Mai come adesso. però, ci sono delle trattative in atto. Nel frattempo ci accontentiamo della nostra Telenorba».
Per passare ad altra rete occorre superare legami con Telenorba o pagare qualche penale?
«Assolutamente no! Noi consegneremo la nostra produzione del “Mudù 11”, dopo ci che se dovremo produrre un nuovo Mudù per la Rai, tranquillamente lo posso fare e sicuramente sarà fatto».
foto Anna Tchezhia
di Redazione
23/05/2024 alle 06:57:00
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