CULTURA & SPETTACOLO
Società Storia Patria Fasano: Il 25 aprile dedicato agli IMI fasanesi
Appuntamento martedì 23 aprile alle 18:00 nella Sala di Rappresentanza di Palazzo di Città
Fasano - Il 25 aprile dedicato agli IMI fasanesi” . Con questa dedica, la sezione di Storia Patria per la Puglia di Fasano celebra la Festa della Liberazione nella Sala di Rappresentanza del Palazzo municipale. L'appuntamento è per martedì 23 aprile prossimo, alle ore 18,00.
Con l'Armistizio di Cassibile, siglato segretamente il 3 settembre 1943, il Regno d'Italia cessò le ostilità contro le Forze Alleate nell'ambito della Seconda Guerra Mondiale.
All'indomani dell'8 settembre, la conseguenza più tragica fu l'occupazione di quasi tutta l'Italia da parte delle forze armate tedesche: la Wehrmacht e le SS, secondo i piani predisposti da Hitler sin dal 25 luglio dopo la destituzione di Mussolini, occuparono tutti i centri nevralgici del territorio nell'Italia settentrionale e centrale, fino a Roma, sbaragliando quasi ovunque l'esercito italiano.
Le forze armate italiane sparse in Italia e fuori, prive di ordini precisi e di indicazioni operative per l'immediato cambio di fronte, si trovarono allo sbando, completamente impreparate per fronteggiare le truppe tedesche stanziate in Italia e sui fronti. Abbandonati dai loro comandanti supremi e lasciati senza ordini, molti dei nostri ufficiali e soldati si rifiutarono di entrare nell'esercito tedesco o di aderire alla Repubblica Sociale Italiana di Mussolini, scegliendo la vita da partigiani e resistendo ai tedeschi. Tanti vennero passati per le armi e pagarono cara la loro coerenza. Oltre 650.000 furono catturati, rastrellati e deportati nei territori del Terzo Reich. Non considerati nemmeno "prigionieri di guerra”, dalle autorità tedesche fu dato loro il nome ufficiale di Internati Militari Italiani, gli IMI, e come tali, furono obbligati al lavoro forzato e sottratti alla possibilità di controllo della Croce Rossa Internazionale e alla tutela della Convenzione di Ginevra del 1929, sottoscritta anche dalla Germania.
Solo nell'estate del 1944, Mussolini riuscì ad ottenere dal Führer la conversione degli IMI in "lavoratori civili", mitigandone, almeno sulla carta, le condizioni di vita. Con la fine della guerra ebbe termine anche l'odissea degli IMI, i quali vennero rimpatriati dagli eserciti liberatori. Il rientro di quegli uomini feriti nel corpo e nello spirito avvenne su treni merci sovraccarichi e non pochi furono gli incidenti mortali a causa del sovraffollamento.
Tra gli IMI, deceduti o rimpatriati, centinaia sono fasanesi, tanti originari delle frazioni di Pezze di Greco, Montalbano e Speziale. I loro nomi stanno emergendo dai registri e dagli elenchi incrociati e danno sempre più consistenza alla ricerca che la sezione di Storia Patria sta conducendo da tempo. Lo scorso anno, proprio in occasione di un incontro per celebrare la Festa della Liberazione del 25 aprile, presentammo un primo elenco. A quei nomi se ne stanno aggiungendo molti altri: la raccolta e l'analisi del materiale documentario, di diari e lettere conservati negli archivi privati delle famiglie o degli eredi, ne sta aumentando la conoscenza.
Piano, piano, ma con determinazione, cerchiamo di dare valore alla nostra storia locale che scopriamo anch'essa “storia di una resistenza militare senz'armi” per una “necessaria memoria di guerra” che rinsalda la forte identità antifascista e ci fa lavorare per la pace.
di Redazione
19/04/2024 alle 07:14:07
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