CULTURA & SPETTACOLO
Lo spettacolo “Mare Nostrum” chiude la 3ª edizione del Festival delle Mani Bianche
Ieri sera, al Teatro Sociale, Barbara Grilla ha dato voce a coloro che tentano la traversata nel Mar Mediterraneo
Fasano – Portare in scena il teatro di denuncia è sempre rischioso: non si sa come può reagire il pubblico in sala. Bene, la reazione allo spettacolo di chiusura del Festival delle Mani Bianche la si può sintetizzare con la definizione data da uno degli spettatori di ieri sera, al termine dello spettacolo: «È stato un pugno nello stomaco! Uno di quei pugni che nella vita ti stendono, ma allo stesso tempo ti servono per rialzarti e reagire».
Ieri sera, domenica 17 marzo, al Teatro Sociale è andato in scena l'ultimo appuntamento della terza edizione del «Festival delle Mani Bianche – artisti contro le mafie», ideato dal Collettivo Prisma e organizzato dal Comune di Fasano in collaborazione con Psicodizione (organizzazione che aiuta le persone a superare la balbuzie).
Uno spettacolo, “Mare Nostrum”, interpretato da Barbara Grilli, scritto e diretto da Giovanni Gentile (il Collettivo Prisma), che ha dato voce alle vittime che affrontano il rischioso viaggio dalle coste turche e libiche sino a quelle italiane. Fulcro del racconto è il tragico evento dello scorso febbraio 2023 a Cutro, che scosse e indigno l'Italia. Ma cosa accadde realmente? Quali sono i motivi per cui queste persone rischiano la loro vita per giungere sulle nostre coste?
La narrazione è stata di impatto, con l'alternarsi di momenti recitati, con una grande intensità da Barbara Grilli, e momenti impattanti di luci e suoni, con musiche dei Litfiba che, anche se scritte durante gli anni Ottanta, sono ancora di grande attualità.
Cosa resta dopo aver visto lo spettacolo? Resta la consapevolezza che il lavoro svolto dal Collettivo Prisma è quello di “informare” e scuotere le coscienze attraverso il teatro, con un racconto coinvolgente, d'impatto ed emotivamente provante, ma mai retorico. A Giovanni Gentile e Barbara Grilli va il plauso di aver osato raccontando l'oscuro dietro un naufragio, di non essersi nascosti dietro la retorica dei proclami poco credibili di alcuni politici, di aver dato voce a coloro che persero la vita nel buio del mare e a coloro che, in quello stesso buio “Mare Nostrum”, tentarono disperatamente, ma purtroppo vanamente, di salvarli.
Unico rammarico è che, come al solito, quando si parla di queste vicende, il pubblico “perbenista” fasanese non risponde come dovrebbe: nonostante tutti gli eventi del Festival delle Mani Bianche sono stati ad ingresso gratuito, numerose erano le poltrone vuote.
di Marica Mastrangelo
18/03/2024 alle 07:42:00
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