TEATRO PUBBLICO PUGLIESE
“Li Romani in Russia” conquista il Sociale
Ieri 16 febbraio nell’ambito del Progetto Legalità e della rassegna di prosa è andato in scena lo spettacolo di SenzaConfine
Fasano - La complessità di un testo risiede non soltanto nelle tematiche trattate, ma molto più spesso un testo può essere definito “grande” quando alla sensibilità dell'autore è associato uno stile e un linguaggio notevole. È il caso de Li Romani in Russia, poema in versi di Elia Marcelli. L'opera si contraddistingue per l'uso del romanesco, che ha reso certamente più complessa la messa in scena dello spettacolo che ieri 15 febbraio ha conquistato il pubblico del Sociale.
Sul palco uno straordinario David Marzi, regista e attore, che è riuscito a sostenere il ritmo sempre incalzante della narrazione, interrotta dalla musica, suonata da Livio Calabresi al pianoforte ed effetti sonori e da Elisabetta Paolini al violino.
I romani a cui fa riferimento il titolo sono i giovani soldati che fecero parte della Divisione Torino, che Mussolini inviò nella gelida Russia tra il 1941 e il 1943. Con una narrazione tra il serio e il faceto, il dramma racconta di un'inutile spedizione in cui partirono 200.000 soldati e ne ritornarono in 90.000, meno della metà. L'insensatezza della guerra si è mescolata con la giocosità di chi non perde la speranza di tornare a casa.
Marzi ha portato sul palco la storia di soldati che la guerra non volevano farla e sono stati costretti, soldati che nel gelido inverno russo sognavano Roma e il suo calore, soldati che hanno affrontato una spedizione senza conoscerne il motivo.
La guerra è fatta dalla gente comune che parla il dialetto e tale è stata la lingua scelta da Marcelli per narrare un dramma popolare. Tenere il palco per quasi un'ora e mezza interpretando un testo interamente in vernacolo è un'impresa: David Marzi ha dato prova del suo talento.
Li Romani in Russia, che rientra nella rassegna del Teatro Pubblico Pugliese organizzata al Sociale nell'ambito del Progetto Legalità, è stato premiato da un pubblico che ha riempito la sala, tra cui molti giovani e addetti ai lavori.
A fine spettacolo un doveroso tributo è stato dato al regista Carlo Formigoni, scomparso lo scorso 7 febbraio a Savelletri. Il grande regista teatrale è stato ricordato dagli aneddoti e dalle parole di tre attori, Dario Lacitignola, Renza De Cesare e Vito Latorre, che a bordo palco hanno omaggiato il maestro. Mantovano di origine, Formigoni da tempo aveva scelto la Puglia e a Bari fondò il Teatro Kismet. Nel 2013 è stato premiato dall'Associazione Nazionale dei Critici di Teatro e nel 2021 il Teatro Pubblico Pugliese gli ha attribuito il primo Premio alla carriera teatrale.
di Sara Altamura
16/02/2024 alle 09:55:39
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