PRESIDI DEL LIBRO
Gae Aulenti, l’architetta poliedrica al Ciaia Lab
Ieri 28 ottobre è stato presentato l’ultimo libro di Annarita Briganti
Fasano - La prima biografia di una dei più grandi architetti della storia italiana, Gae Aulenti – Riflessioni e pensieri dell'Architetto Geniale (ed. Cairo), è stata presentata ieri 28 ottobre in un evento organizzato dai Presìdi del Libro in collaborazione con l'Inner Wheel al Ciaia Lab di Fasano. L'autrice, Annarita Briganti, ha dialogato con la presidente dell'Inner Wheel e architetto, Elia Putignano.
La protagonista dell'incontro è stata Gae Aulenti, l'architetto-star che ha lasciato una grande eredità artistica e non solo. Non una diva, ma una donna tutta d'un pezzo: la sua vita, incrociata da molti personaggi di spicco nel panorama culturale, è stata d'ispirazione per generazioni di professionisti e artisti.
Con un simpatico espediente, Elia Putignano ha condotto la conversazione pescando degli argomenti che hanno guidato il dialogo. Dal rapporto tra Gae e Ronconi, di cui è stata scenografa, alle relazioni con Olivetti e la famiglia Agnelli: Gae Aulenti ha influenzato la storia artistica italiana in modo indelebile. Piazze, scuole, biblioteche sono state il suo lavoro quotidiano per un'architettura al servizio del sociale. E poi l'opera più famosa: il Museo d'Orsay, che ha reso Gae famosa in tutto il mondo. E poi Palazzo Grassi a Venezia, l'aeroporto di Perugia, le Scuderie del Quirinale di Roma, Palazzo Branciforte a Palermo.
All'architettura Gae ha affiancato anche il design: riconoscibili sono la sua lampada Pipistrello e la seduta Sgarsul.
Impegnata anche nella didattica, che ben presto ha lasciato, e nella scrittura come redattrice della rivista “Casabella”, Aulenti è stata insignita della Legion d'Onore, massima onorificenza dello Stato francese.
Gae Aulenti, insomma, ha avuto una vita e una carriera d'eccellenza in un periodo, quello post-bellico, in cui poche erano le donne che riuscivano a imporsi. Nata da padre pugliese e madre calabrese, l'architetta ha anche progettato l'Istituto italiano di Cultura di Tokyo. E come ogni personaggio che lascia il segno, anche le sue opere sono state oggetto di polemica, come la piazza “Mario Pagano” a Potenza.
Annarita Briganti, con questa sua quinta fatica letteraria, ha indagato gli archivi e ripercorso i luoghi pensati e disegnati da Gae, compiendo un lavoro di ricerca encomiabile.
L'incontro, dunque, è stato un momento di approfondimento su una figura sicuramente poco conosciuta dai più giovani presenti nella sala, ma che è stata fondamentale nella storia artistica d'Italia.
di Sara Altamura
29/10/2023 alle 04:58:03
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