CULTURA & SPETTACOLO
All’UTL, il 2 e 9 aprile, aperta la Mostra «Diorami Pasquali. Volti e simbologie della Passione»
Una collettiva di artisti tarantini, crispianesi e fasanesi in vetrina all’Università di Fasano
Fasano - L'Università del Tempo Libero “San Francesco d'Assisi” di Fasano, dal 10 marzo scorso, ha messo in vetrina, nella propria sede (Portici) la Collettiva “Diorami Pasquali. Volti e simbologie della Passione” di artisti di Taranto, Crispiano, Fasano, con inedite opere sulla Passione, Crocifissione, Morte e Resurrezione di Gesù. La si potrà ancora visitare il 2 (Le Palme) e il 9 (Pasqua) aprile 2023, dalle 18,00 alle 19,30. I diorami sono i presepi pasquali che narrano l'ultimo doloroso tratto della vita terrena del Nazareno. Gli artisti partecipanti sono: Antonio Santoro, Vincenzo Basile senior e junior, Michele Conserva, Antonio Bello, Vito Colucci, Cosimo Del Giudice, Rosita Achille, Marzia Lazzaro, Martino Murat, Pasquina Calandrella. «Ciò che stupisce in queste opere – sottolinea Palmina Cannone, presidente dell'UTL – è non solo la conoscenza storico-religiosa di quanto raffigurato, delle tecniche usate, quanto la drammaticità trasfusa nei personaggi della Passione. Vincenzo Basile senior, nato a Taranto nel 1952, è un autodidatta. La sua storia è affascinante. Da bambino, all'età di 8/9 anni, trova dell'argilla in alcuni tratti della città vecchia e inizia a plasmare i personaggi del presepe. Comprende subito che l'arte farà parte della sua vita. Purtroppo la situazione della sua famiglia numerosa non gli permette di frequentare la Scuola d'Arte, per cui si immette nel mondo del lavoro, con dispiacere dei suoi insegnanti. Fa il cuoco, ma nel suo animo – seguita Palmina – pulsa forte il cuore artistico. Passione che non soffoca, anzi rinvigorisce giorno dopo giorno nel tempo libero dedicandosi anche alla pittura. Tanti i premi ricevuti per aver partecipato a vari concorsi e a Mostre regionali e nazionali. Poi la sua fede genuina lo conduce a dedicarsi all'arte sacra, creando delle opere vibranti di sentimenti, come quelle esposte all'UTL. Oggi lavora presso il suo studio a Taranto». Ogni artista ha una sua storia, come Michele Conserva che usa nei suoi diorami sempre due elementi: il fuoco segno dello Spirito, dell'ascensione alla sublimazione, e l'acqua, simbolo della vita, rinascita e purificazione. Lo scultore Antonio Santoro, rettore dell'Accademia delle Belle Arti, propone due meravigliose sculture in resina e oro zecchino “Sacrificio” e “Ricercando la trascendenza”. Martino Murat ha realizzato una Via Crucis struggente da santini ottocenteschi, e uno Studio d'Arte Pasquale con suoi quadri e foto di Annito Bennardi, che ricordano la Rappresentazione Sacra “Passione, Morte e Resurrezione di Nostro Signore”, regista Franco Bagorda, tenutasi a Fasano nel 1990 con straziante scenografia di Mcail Galizia. Spettacolari anche i diorami di Vito Colucci, Antonio Bello e Cosimo Del Giudice. Superlativi pure le pittrici e i pittori presenti. Referente del Progetto: il vulcanico Vittorio Perillo. La direzione artistica è di Bernardino Galizia, l'allestimento di Giovanna Acquaviva, Pasquina Calandrella, Adele Galiulo, Lino Alfarano e Aldo Carparelli. La Mostra è rimasta aperta, nelle scorse settimane, anche di mattina dalle 9 alle 12 per permettere alle diverse classi della Scuola Media “Bianco-Pascoli” di visitarla, suscitando vivo interesse nei ragazzi, accompagnati dalla prof.ssa di Arte, Mirella D'Amico. L'ingresso è gratuito.
di Redazione
02/04/2023 alle 09:54:53
Galleria di immagini: All’UTL, il 2 e 9 aprile, aperta la Mostra «Diorami Pasquali. Volti e simbologie della Passione»
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